Come velocizzare la navigazione scegliendo i DNS migliori grazie a DNS Jumper
OK, la qualità della connessione è fondamentale, ma spesso ad influire sulla rapidità con la quale i nostri browser aprono le pagine Web ci sono anche i server DNS. I server DNS sono quei “traduttori” che ci permettono di collegarci ai siti Internet digitando degli indirizzi testuali, di facile comprensione (es. google.com), anziché una serie di numeri apparentemente senza senso che corrispondono agli indirizzi IP dei siti (es. 74.125.224.72).
DNS Jumper è un programmino gratuito e no-install che permette di velocizzare la navigazione scegliendo i DNS migliori per noi. Il software testa una serie di server DNS precaricati, identifica quelli con i tempi di risposta minori e permette all’utente di impostarli per la propria connessione Internet: i risultati sembrano essere davvero ottimi. Ma ora basta chiacchiere e vediamo in dettaglio come funziona.
Una marcia in più per la nostra connessione!
Per velocizzare la navigazione con DNS Jumper bastano davvero poche mosse, il programma fa praticamente tutto in automatico.
- Prima di tutto, bisogna scaricare DNS Jumper dal suo sito ufficiale facendo click sul pulsante verde Download Now! collocato in fondo alla pagina. Dopodiché bisogna aprire l’archivio zip scaricato, estrarne il contenuto in una cartella qualsiasi e lanciare l’applicazione DnsJumper.exe;
- A questo punto, occorre selezionare il nome della scheda di rete in uso dal menu a tendina Select Network Card e cliccare sul pulsante Fastest Dns per avviare la ricerca dei DNS più rapidi;
- A test ultimato, il programma individuerà i server DNS primari e secondari più veloci. Per applicarli alla propria connessione, basta cliccare su Apply Dns Servers.
È fatta! Adesso avete dei server DNS nuovi di zecca e potete navigare su Internet in maniera un po’ più rapida. Aprite il browser (qualsiasi browser) e dovreste sentire subito la differenza! Se usate Mac OS X, potete velocizzare la connessione usando il programma Namebench. Potete trovare una guida dettagliata su come usarlo nel post originale di Lifehacker.
Grazie ad Alessandro Gargiulo per la segnalazione