Rapporto Akamai, rete italiana in lento progresso

Akamai, la società specializzata nella movimentazione di grandi quantità di dati telematici, ha pubblicato la nuova ed ultima analisi relativa allo stato della banda larga nel mondo e, a quanto pare, l’Europa, questa volta, è riuscita a battere l’Asia ma i meriti, purtroppo, non sono dell’Italia.

Dal “Rapporto sullo stato di internet” relativo al secondo quadrimestre dell’anno corrente, ricavato mettendo insieme i dati di centinaia di milioni di connessioni intercettate dal network di distribuzione digitale gestito da Akamai, ne è infatti emerso che al vertice tra le nazioni aventi la più alta penetrazione di banda larga ad alta velocità (vale a dire superiore ai 5 Megabit) si trova ora l’Olanda che sorpassa in tal modo la Corea del Sud, in vetta da diverso tempo a questa parte, con il 68% contro il 58%.

Al secondo posto in classifica, invece, troviamo l’isola di Hong Kong avente il 59% di penetrazione.

La banda larga, comunque, risulta essere in crescita anche negli Stati Uniti, grazie alle recenti reti in fibra ottica.


Riguardo il caso specifico dell’Italia, invece, la situazione risulta migliorata rispetto agli scorsi rapporti ed il Bel paese sembrerebbe aver finalmente imboccato la strada giusta con una considerevole crescita in fatto di banda, traffico ed utenti.

Tuttavia l’Italia non è ancora in grado di reggere il confronto con le nazioni maggiormente sviluppate presentando cifre che non sono all’altezza della sfida e divenendo quindi il fanalino di coda in Europa.

La penetrazione della banda larga in Italia, infatti, risulta nettamente al di sotto del 25% mentre per quanto concerne la velocità media delle connessioni intercettate da Akamai non arriva neanche ai 5 Megabit.

L’Italia, infatti, allo stato attuale delle cose, può contare su una velocità di connessione media che si avvicina ai 4.2 Mbps, solo il 16% dei collegamenti supera i 5 Megabit, specie nelle grandi città, mentre circa il 90% dei collegamenti presenta una velocità superiore ai 2 Mbps.

Riguardo il wireless, invece, il Bel paese si piazza direttamente al quinto posto.

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