HP ottiene il primo posto nella classifica di Greenpeace: è l’azienda che inquina meno

Recentemente è stata pubblicata la nuova edizione della classifica di Greenpeace “Guide to Greener Electronics” dedicata alle aziende più ambientaliste, vale a dire quelle che inquinano meno, impegnate nel settore tecnologico.

La lista è stata stilata dall’associazione ambientalista sulla base di nuovi criteri che, prevalentemente, vanno a concentrarsi sull’efficienza energetica, sugli impegni aziendali per le energia rinnovabile, sul rispetto dell’ambiente relativo al ciclo di vita di trasporto e, inoltre, su quelli che sono i progetti di riciclaggio, sull’impatto della catena di produzione e sul rifiuto di quelle che vengono definite “materie prime della vergogna”.

Tenendo contro di tali indicatori il primo posto della classifica è stato conquistato da HP con un punteggio pari a 5,9, grazie alla riduzione delle emissioni, sia per quanto concerne le prorpie fabbriche sia quelle relative ai fornitori, ed anche grazie ad una policy su carta in base alla quale viene escluso il processo d’acquisto in relazione alle aziende connesse con deforestazioni ed abbattimenti illegali degli alberi.

Al secondo ed al terzo posto della classifica vi sono poi, rispettivamente, Dell, con un punteggio paria 5,1, e Nokia, avente un punteggio di 4,9.


E’ importante notare come l’adozione dei nuovi criteri abbia fatto slittare Nokia direttamente al terzo posto, dopo aver detenuto, a partire da Settembre 2008, la posizione più alta sul podio.

Il quarto posto della classifica è occupato invece da Apple che non è riuscita a rientrare tra i primi tre classificati prevalentemente a causa della sua politica energetica.

Seguono Philips, in quinta posizione e con un punteggio equivalente a 4,5, poi Sony Ericsson, che è sesta ed ha ottenuto un punteggio equivalente a 4,2, e Samsung, il cui punteggio corrisponde a 4,1.

A fare da fanalino di coda nella classifica delle aziende più ambientaliste è invece RIM che, con una votazione paria d 1,6, sembra proprio che la sua politica di attenzione verso l’ambiente presenti ben pochi elementi validi.