Facebook e la violazione della privacy: raggiunto l’accordo con la FTC

La notizia è dell’ultim’ora, o quasi e, sicuramente, va a configurasi come un annuncio di particolare importanza per tutti coloro che, giorno dopo giorno, si servono attivamente del social network in blu: Facebook ha finalmente raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission, l’autorità antitrust USA, per quanto concerne il patteggiamento che porrà fine alle accuse di violazione delle leggi sulla privcacy.

Questo, tanto per cominciare, sta quindi a significare che Facebook, sin da subito e per ben venti anni, dovrà produrre e rendere disponibili alla FTC appositi report, alla cui produzione provvederanno entità terze ed autonome, relativi alle misure intraprese per quanto concerne la tutela della privacy dell’intera comunity.

Tra le misure accordate non manca quella facente riferimento all’obbligatorietà della rimozione di tutti i dati relativi agli utenti entro un periodo massimo pari a 30 giorni a partire dal momento della cancellazione del proprio account.


Un altro importante aspetto dell’accordo è invece quello relativo all’imposizione assoluta della logica dell’opt-in per quanto concerne le future policy del gruppo, il che, in altri termini, significa che, a differenza del passato, tutti i vari ed eventuali cambiamenti apportati a Facebook dovranno ottenere il consenso di ciascun utente per poter essere applicati.

In merito all’accordo, Jon Leibowitz, presidente della FTC, ha dichiarato che d’ora in avanti Facebook sarà obbligato a mantenere le promesse fatte sulla privacy e che le innovazioni non devono e non dovranno essere introdotte a discapito degli utenti.

Per sottostare all’accordo raggiunto sono inoltre stati creati due nuovi ruoli professionali: Erin Egan è stata nominata Capo dell’ufficio Privacy, sezione relativa alla politica aziendale, e a Michael Richter è stato affidato il ruolo di Capo dell’ufficio Privacy, sezione prodotti.

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