Chrome 15 tallona IE8, presto diventerà il browser più usato?

Chrome non si vuole più fermare, e stavolta mette davvero paura ad Internet Explorer. Nelle statistiche di StatCounter relative alle singole versioni dei browser più usati al mondo (quindi non le statistiche globali), Chrome 15 tallona Internet Explorer 8 (che al momento si trova sul primo gradino del podio) e, secondo alcune fonti, nei giorni scorsi era riuscito addirittura a scipparlo del suo primato.

Grafici alla mano, nei primi 18 giorni di dicembre Internet Explorer 8 è ancora il browser più utilizzato con il suo 22,16% di quota di mercato ma Chrome 15 segue a un solo punto di distanza al 21,16%. Firefox 8.0, che rimane di gran lunga più usato di Internet Explorer 9 (che però è compatibile solo con Windows 7 e Vista), è staccatissimo con la sua quota di mercato del 15,6%.



Tuttavia, non bisogna dimenticare che queste sono statistiche parziali. Come detto, si tratta di percentuali relative alle singole versioni dei browser e non ai software nel loro complesso. Per conoscere le vere “quote” dobbiamo tornare sui dati del mercato dei browser di novembre 2011 in cui Chrome ha sì superato Firefox ma solo di qualche decimale (25,69% contro 25,23%) ed Internet Explorer continua a dominare abbastanza indiscusso con la sua brava fetta d’utenza del 40,63%.

Se poi vogliamo divertirci a mettere in discussione anche le statistiche mensili, possiamo parlare del solo Windows 7. Gli utenti dell’ultimo sistema operativo commercializzato da Microsoft sembrano apprezzare molto la semplicità e le performance di Internet Explorer 9, al punto che secondo alcune recenti statistiche il browser di Microsoft avrebbe superato sia Chrome (che ora è arrivato alla versione 16) che Firefox (verso la versione 9 stabile) su tale piattaforma.

Insomma, in qualsiasi modo la si voglia mettere, i numeri dicono che ci sono tre browser validissimi che si affrontano in un’avvincente testa a testa che chissà per quanto ancora durerà. Ognuno di essi ha i suoi pregi, i suoi difetti, ma finalmente la gente ha imparato a scegliere ragionando con la propria testa (e un po’ con quella della pubblicità, ma fa niente). È questo l’importante.