Samsung Galaxy Note non floppa: spediti 1 milione di dispositivi

Quando si immette sul mercato un prodotto tecnologico diverso dal solito – non rivoluzionario, semplicemente diverso dal solito -, si corre sempre il rischio di non essere compresi dal pubblico e di registrare clamorosi flop di vendita. Subito dopo la sua presentazione, in molti si aspettavano un destino del genere per il Samsung Galaxy Note ma i numeri dicono ben altro.

Con un’immagine celebrativa postata su Flickr (sotto), la casa sudcoreana ha infatti annunciato che le spedizioni del Samsung Galaxy Note hanno superato il milione di unità in tutto il mondo, segno evidente che la richiesta per il “tablet phone” androidiano è forte ed in continuo aumento. Fra i Paesi più interessati al device ci sarebbero la Francia, la Germania e Hong Kong.



Gli Stati Uniti, invece, sono ancora a digiuno. Da quelle parti il Galaxy Note non è ancora arrivato ma l’attesa probabilmente è agli sgoccioli. Al CES 2012 che si terrà la settimana prossima (10-13 gennaio) a Las Vegas, Samsung dovrebbe infatti annunciare una versione USA del dispositivo con supporto alla rete LTE e, forse, qualche altra piccola innovazione tecnica.

Che dire? Avendo sempre ben chiaro che dispositivi spediti e dispositivi venduti sono due cose diverse, si tratta davvero di un bel risultato per il Galaxy Note. Non solo perché, come detto, si trattava di un device a rischio flop per la sua particolarità ma anche perché questi numeri arrivano ad appena due mesi dall’immissione del tablet phone sul mercato (ottobre 2011).

Per chi avesse dimenticato le sue specifiche tecniche, ricordiamo brevemente che il Note è un ibrido smartphone tablet dotato di display da 5.3” (con una risoluzione di 1280×800 pixel e supporto alla scrittura con stilo), processore da  1.4GHz, fotocamera posteriore da 8 Megapixel, fotocamera frontale da 2 Megapixel e sistema operativo Android 2.3 che presto però sarà aggiornato ad Ice Cream Sandwich.

Voi ci avreste scommesso sul successo di un device simile?

[Via | BGR] [Photo Credits | Retinafunk]