Il futuro economico di internet: nel 2016 varrà 4,2 miliardi di dollari

Stando a quella che è la previsione contenuta nel rapporto “The Digital Manifesto: How Companies and Countries Can Win in the Digital Economy”, presentata insieme a Google nel corso della giornata di ieri da Boston Consulting Group (BCG) durante il World Economic Forum di Davos, entro l’anno 2016 il valore della Internet economy nei paesi del G-20 arriverà e supererà quota 4,2 miliardi di dollari.

Ad incidere in maniera particolare sull’incremento del valore dell’Internet Economy sarà l’aumento del numero di utenti online conseguenziale ala crescita dei mercati emergenti, alla popolarità dei device mobili ed alla crescita dei social.

Nel dettaglio, entro il 2016 quasi il 70% degli utenti del G-20 arriverà dai mercati emergenti, circa l’80% di tutte le connessioni a banda larga sarà costituito da device mobile, sopratutto smartphone, e, dulcis in fundo, i social media giocheranno un ruolo di straordinaria importanza, ancor più di quella attuale, ed il 90% degli utenti di Argentina, Brasile, Indonesia e Messico saranno collegati ai social network creando e condividendo contenuti di varia tipologia.


In linea ben più generale dallo studio di BCG ne emerge quindi che la popolazione attiva su internet passerà dagli 1,9 miliardi dello scorso anno ai circa 3 miliardi del 2016 il che, esprimendo tale valore in percentuale, equivale esattamente al 45% dell’intera popolazione mondiale.

Procedendo in tal senso, quindi, internet diverrà un bene ordinario.

Una situazione di questo tipo condurrà poi, in maniera inevitabile, ad un cambiamento nell’approccio delle aziende verso la grande rete ritrovandosi ad avere a che fare con nuove ed interessanti opportunità di business.

Nel caso specifico della situazione italiana nel 2015 l’Internet ecnomy del Bel paese rappresenterà tra il 3,3% e il 4,3% del PIL.

Questo, in altri termini, sta a significare che per ogni euro di crescita del PIL circa 15 centesimi saranno legati ad internet per un valore totale pari a ben 59 miliardi di euro.

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