Brevetti FRAND: Apple, Microsoft e Google sono d’accordo

La patent war diviene, giorno dopo giorno, o quasi, sempre più intensa: i tribunali italiani, tedeschi, americani etc. sono pieni zeppi di denunce e cause per violazioni brevettuali ed ad essere coinvolte nell’ardua disputa sono proprio alcune tra le aziende più importanti del panorama dell’IT, prime tra tutte Apple, Samsung e Google.

Tuttavia, tenendo conto della drastica situazione alla quale si è giunti, i protagonisti del mercato ICT  mondiale sembrerebbero ora esser decisi a cambiare le regole in gioco, a dare una svolta significativa a tale situazione.

Alcune ore addietro, infatti, Apple ha chiesto all’ETSI di fissare quelli che sono i principi fondamentali al fine di regolamentare la modalità mediante cui le aziende appartenenti agli Stati membri concedono in licenza i propri brevetti.


Secondo quanto sostenuto da Apple, infatti, l’industria europea delle telecomunicazioni non è, almeno per il momento, in possesso di uno schema di licenza valido e coerente relativamente a molti dei brevetti indispensabili nel settore mobile.

Tenendo conto di quanto appena affermato la celebre azienda di Cupertino ha quindi offerto tutta una serie di suggerimenti in modo tale da poter fissare dei livelli di royalty che risultino adeguati.

Lo scopo è quindi quello di cercare, per quanto concerne specificamente il territorio europeo, di rendere disponibili i brevetti di determinati standard tecnologici in condizioni giuste, ragionevoli e che non risultino discriminatorie, il tutto riassumibile in un unico termine: FRAND.

A tal proposito Microsoft ha fatto sapere di essere pienamente d’accordo, così come anche Google che, a dimostraizone di ciò, ha voluto confermare il suo impegno FRAND sui circa 17 mila brevetti Motorola.

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