Google: da domani scatta la nuova privacy policy, l’UE è molto preoccupata

Così come già reso noto qualche tempo addietro, a partire da domani, 1 marzo 2012, Google applicherà ufficialmente le nuove regole per la privacy riscritte praticamente di punto in bianco, o quasi.

Tuttavia l’Unione Europa, come manifestato anche diversi giorni fa, ha espresso preoccupazione e perplessità circa il nuovo regolamento sottolineando la cosa al gran colosso di Mountain View.

Nello specifico, la CNIL, l’autorità francese per la protezione dei dati personali che è stata incaricata di effettuare un’indagine conoscitiva sulle nuove norme di Google, ha chiesto a Larry Page una sorta di pausa in merito al percorso di adozione delle nuove normative.


La nuova privacy policy di Google, infatti, sembrerebbe non rispettare pienamente i requisiti della Direttiva europea sulla protezione dei dati risultando inoltre di difficile comprensione per un utente medio che, in tal modo, si ritroverebbe a manifestare un consenso non completamente consapevole.

A detta della CNIL, inoltre, le ampie dimensioni del gruppo ed il fatto di incrociare tutti i dati provenienti dai vari servizi lascerebbero sorgere non poche perplessità in merito a quelle che sono le pratiche di big G.

Viviane Redding, vice presidente della Commissione Europea, appoggiando in tutto e per tutto quanto espresso dalla CNIL, ha inoltre dichiarato che i consumatori devono essere in grado di prendere decisioni consapevoli nell’uso dei servizi basati su internet e che, proprio per tale ragione, Google dovrebbe rimandare l’applicazione della sua nuova privacy policy, almeno sin quando non avrà risolto i dubbi in merito alla conformità con le norme europee relative alla protezione dei dati.

Ad essere parecchio perplesso è anche Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità garante per la privacy, secondo cui la nuova informativa di Google risulterebbe esaustiva soltanto apparentemente configurandosi invece come troppo generica ed elusiva relativamente ai dati che vengono raccolti, almeno per quanto rigurda le norme italiane e europee.

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