Facebook: la password non va mai fornita a terzi, neanche al capo

A quanto pare durante l’ultimo periodo una nuova pratica ha iniziato a diffondersi in maniera sempre più frequente e, sopratutto, insistente, tra i datori di lavoro delle aziende: quella di chiedere, in sede di colloquio, le password degli account Facebook di coloro che potrebbero essere assunti come nuovi dipendenti nel tentativo di indagare più a fondo nella loro vita privata con la scusa di poterli conoscere meglio ed evitare future e fastidiose brutte sorprese.

Tale consuetudine, scorretta e tutt’altro che in linea con quella che dovrebbe essere il diritto alla riservatezza che spetta a ciascun utente iscritto al ben noto social network in blu, è stata immediatamente denunciata da Zuckerberg in persona e dal suo team mediante la pubblicazione di un apposito comunicato.

Tale informativa, messa all’attenzione degli utenti iscritti a Facebook proprio nel corso delle ultime ore, altro non è che un chiaro invito a non fornire mai a terzi la password per effettuare l’accesso al proprio account creato sulla rinomata risorsa di social networking.


Richiedere le credenziali d’accesso ai dipendenti, infatti, non soltanto va a configurarsi come una pratica estremamente scorretta, così come già accennato, ma, per di più, totalmente in contrasto con le regole basilari della privacy andando ad implicare, proprio per tali ragioni, anche alcune conseguenze sul piano legale.

Così come evidenziato nel comunicato, infatti, tale pratica risulterebbe quindi un atto illecito legalmente sanzionabile poiché, così come sancito anche dai termini di utilizzo di Facebook, la cessione di password costituisce una violazione bella e buona.

Considerando inoltre le dimensioni sproporzionate che tale fenomeno, allo stato attuale delle cose, ha assunto, principalmente negli Stati Uniti, sarebbero allo studio anche apposite leggi per cercare di contrastarne l’avanzata vietando quest’abitudine.