UE di nuovo contro Street View, Google sapeva

Di Google Street View e della questione legata alla raccolta dei dati in transito sulle reti Wi-Fi senza alcuna protezione se ne era iniziato a parlare nuovamente, dopo mesi e mesi di silenzio, proprio nel corso delle ultime settimane e la vicenda, a quanto pare, non sembra esser destinata a finire nel dimenticatoio.

L’Unione Europa si è infatti scagliata contro big G ed il suo Street View accusando la ben nota azienda di essersi comportata in maniera tutt’altro che trasparente e a scatenare l’ira dei rappresentati del Vecchio Continente pare sia stata la pubblicazione online di un resoconto elaborato dalla Federal Communications Commission (FCC) americana nel quale risultano presenti tutta una serie di prove che andrebbero ad “incastrare” Google.


Pare infatti che i responsabili di Google fossero perfettamente consapevoli del fatto che il software installato nelle Google Cars era comprensivo di una funzionalità in grado di memorizzare tutto il traffico di dati diffuso attraverso le reti wireless motivo per il quale l’intera vicenda merita ora di essere rivalutata, così come sottolineato da Johannes Caspar, commissario per la protezione dei dati ad Amburgo.

Unitamente a tutto ciò risulta inoltre che l’ingegnere software che si è occupato dello sviluppo dell’applicazione “incriminata” abbia provveduto ad informare i responsabili di Google già diversi anni addietro.

Tenendo conto di tutto ciò Jacob Kohnstamm, garante della privacy olandese e presidente del panel europeo dedicato alla privacy, sembrerebbe ora essere intenzionato a rilanciare, per quanto concerne l’Europa, la possibilità di un’azione comunitaria contro Google anche se secondo il parere di diversi legali big G riuscirà a cavarsela senza troppi problemi versando delle ammende.

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