Massimo Marchiori lascia Volunia
Massimo Marchiori lascia Volunia. Il papà dell’ambizioso social network made in Italy ha scritto una lunga lettera in cui ha spiegato che il progetto non sta andando nella direzione che lui vuole, o meglio non ci è mai andato visto che ha rinnegato le scelte di creare un motore di ricerca proprietario e di adottare una grafica orrida in stile anni 80, e che c’è qualcuno che sta ostacolando il suo lavoro.
Morale della favola: quello che era stato presentato come un servizio rivoluzionario in grado di competere con Google e portare in alto il nome dell’Italia sul Web, sta diventando sempre più un pasticcio degno della peggiore rappresentazione che dell’Italia si dà all’estero.
Grandi annunci, gaffes e promesse a vuoto sono un marchio di fabbrica su cui Volunia ha impresso ancora una volta il nome dell’Italia e, nonostante la buona volontà (questa c’è stata, nessuno può negarlo) sfociata nel recente restyling che ha trasformato il servizio da motore di ricerca in social network, il futuro del progetto sembra ormai segnato.
Volunia andrà avanti grazie al lavoro di un team competente, appassionato e motivato e con il supporto di migliaia di utenti che credono in esso, si legge sul blog ufficiale del servizio ma ormai la credibilità del progetto è prossima allo zero.
Quanto a Marchiori, se si tratta di una reale “vittima del sistema” o di un capitano che ha lasciato la nave mentre affondava dando la colpa del naufragio ai suoi collaboratori, lo lasciamo giudicare a voi.