Julian Assange ha chiesto asilo politico all’ambasciata dell’Ecuador

Il ministero degli Esteri dell’Ecuador ha fatto sapere che Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, si è rifugiato presso la sede londinese dell’ambasciata del paese sudamericano chiedendo asilo politico.

È questo il nuovo capitolo del caso WikiLeaks e Julian Assange che va oramai avanti da qualche tempo a questa parte.

L’Ecuador sta attualmente valutando la richiesta fatta da Assange motivata, così come scritto nel comunicato ufficiale del ministero degli Esteri, da un’accusa all’Australia di aver abdicato ai propri doveri di protezione di un proprio cittadino perseguitato politicamente di fronte a richieste di interrogatorio in Svezia unitamente all’esistenza di indagini per delitti politici negli Stati Uniti dove per reati di questo tipo è attualmente in vigore la pena di morte.


La scelta fatta dal fondatore di WikiLeaks non è poi da escludere che possa essere stata dettata da un’offerta che il governo dell’Ecuador gli aveva rivolto già in passato, nel 2010, quando, appunto, gli era stato chiesto di avere la residenza nel paese senza precondizioni in modo tale da potersi esprimere liberamente.

All’epoca, infatti, il ministero degli Esteri aveva dichiarato che il suo paese era molto preoccupato per alcune presunte attività illegali condotte dagli americani in Ecuador che WikiLeaks aveva la possibilità di documentare ragion per cui venne chiesto ad Assange di parlarne di persona e, sopratutto, senza restrizione alcuna.

Appare comunque opportuno ricordare che proprio alcuni giorni addietro la Corte suprema della Gran Bretagna aveva deciso di restringere il ricorso contro l’autorizzazione all’estradizione in Svezia dove, appunto, Assange è accusato di molestie sessuali.

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Via | La Repubblica.it