Larry Page ha perso la voce, dubbi sulla salute dell’ad di Google

Ogni anno gli azionisti di Google si riuniscono attorno ad un tavolo per poter discutere di quelle che saranno le prossime strategie finanziare da adottare con la supervisione di Larry Page e Sergey Brin, i due fondatori del gruppo.

Questa volta, però, Larry Page non è riuscito a presenziare all’assemblea… il motivo? A quanto pare sarebbe da ricercare in un problema di salute.

Nonostante a Wall Street siano stati in parecchi a pensare che sia una cosa seria trattasi invece di un momentaneo episodio di afonia a causa del quale, appunto, Larry Page sarebbe stato impossibilitato a poter prendere parte all’assemblea e, di conseguenza, ad intervenire nel corso delle discussioni tenute attorno al tavolo, così come reso noto da Eric Schmidt, tornato temporaneamente in sella per l’occasione.

Stando a quanto reso noto dall Wall Street Journal e da Reuters Larry avrebbe inoltre lasciato un memo interno all’azienda sottolineando il fatto di non aver nulla di grave e che continuerà a dirigere l’azienda senza problemi anche se attnenedosi a quelle che sono le ultime informazioni disponibili pare proprio che il co-fondatore di big G non prenderà parte neppure al Google I/O 2012.


Il problema di Page, quindi, seppur catalogato come passeggero e ben lontano dal poter mettere in discussione il suo ruolo di amministratore delegato di big G ha subito scatenato numerosi dubbi e perplessità tanto che secondo l’analista Doug Anmunt le ragioni sarebbero ben altre giustificate anche da alcune vicissitudini trovando strano, appunto, il fatto che la società escluda la sua presenza al maggior evento Google e considerando anche il fatto che il suo profilo su Google+ non veniva aggiornato dal 25 maggio prima dell’ultimo update del 23 giugno.

Al momento non risultano disponibili ulteriori info a riguardo ma sicuramente nel corso delle prossime ore o, al massimo, giorni sarà possibile saperne qualcosa di più.

Salute a parte, l’assenza di Page non dovrebbe aver pregiudicato assolutamente nulla nonostante l’episodio si sia verificato proprio in corrispondenza di un summit di particolare importanza durante il quale era necessario confrontarsi sul lancio di un nuovo target di titoli azionari.

Google, infatti, allo stato attuale delle cose emette azioni di classe A e B e gli azionisti dovranno decidere circa la possibilità di un’emissione di classe C.

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