UDID Apple trafugati: la smentita dell’FBI e quella di Cupertino
Proprio alcune ore addietro il gruppo di hacker conosciuto con il nome di AntiSec ha fatto sapere di essere entrato in possesso di ben oltre 12 milioni di ID univoci Apple e dei dati personali dei rispettivi proprietari trafugando le informazioni in questione da un portatile di un agente speciale dell’FBI.
La faccenda, che ha attirato immediatamente l’attenzione dell’intero web, o quasi, è però stata smentita, in maniera praticamente fulminea, mediante la pubblicazione di un breve ed apposito comunicato proveniente direttamente dall’agenzia federale seguito poi da svariate dichiarazioni pubblicate sui principali servizi di social networking.
L’FBI ha infatti affermato di non aver subito alcun tipo di attacco informatico aggiungendo inoltre che allo stato attuale delle cose non risulterebbe disponibile alcuna prova concreta mediante cui poter confermare l’effettiva manomissione del laptop impiegato dall’agente speciale.
A prendere parola è poi Apple che, per spazzar via ogni dubbio a riguardo, ha fatto sapere di non aver mai fornito alcun tipo di informazione all’FBI.
L’FBI non ha richiesto informazioni ad Apple e noi non le abbiamo fornite all’FBI stesso o ad altre organizzazioni. Inoltre, con iOS 6 abbiamo introdotto un nuovo set di API pensate per rimpiazzare l’uso degli UDID, che verranno presto bannati.
Intanto, direttamente dalla Danimarca, l’esperto in crimini elettronici Peter Kruse ha confermato l’attacco messo a segno dal gruppo di hacker individuando alcuni dei suoi device della celebre mela morsicata nella lunghissima lista di UDID pubblicata su Pastebin da AntiSec.
La faccenda si fa quindi sempre più spinosa ma una cosa è certa: il gruppo di hacker da qualche parte deve aver pur reperito i fatidici 12 milioni di dati sensibili.
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