Microsoft contro Google: “viola la privacy”

Dopo aver dato vita al famoso confronto tra Google e Bing dal quale sarebbe emerso che gli utenti preferiscono il secondo motore di ricerca al primo, Microsoft torna a sfidare “big G” e questa volta lo fa su un campo molto, molto scottante: quello della privacy. Il colosso di Redmond ha pubblicato una nuova pagina promozionale di Bing in cui punta il dito contro Google e le sue pratiche poco trasparenti nel tracciamento degli utenti. Il titolo, in questo senso, è tutto un programma: Google ha dovuto pagare una multa record di 22,5 milioni di dollari per aver tracciato gli utenti di Safari in maniera impropria.


Sotto il titolone ad effetto, un breve riepilogo di ciò che è successo: 1) Google ha promesso che non avrebbe tracciato gli utenti di Safari. 2) Google ha infranto la promessa e tracciato gli utenti di Safari senza il loro permesso. 3) Google ha utilizzato queste informazioni ottenute in modo improprio per indirizzare annunci pubblicitari a scopo di lucro. 4) La FTC è intervenuta nei confronti di Google, comminando una multa record di 22,5 milioni di dollari.

Dulcis in fundo, un bel pulsante arancione con la scritta Try Bing e la promessa, non più di tanto sottintesa, che Bing è meno invasivo di Google e non traccia gli utenti in maniera furbetta come invece ha fatto Google.

Insomma, anche Microsoft ha ceduto al fascino della pubblicità comparativa “pesante” che tende a mettere in cattiva luce la concorrenza in tutti i modi possibili. Ma sarà davvero questa la strada giusta per conquistare fette di mercato e convincere gli utenti? O forse stiamo semplicemente andando verso un imbarbarimento generale del confronto fra compagnie nel settore hi-tech? Purtroppo solo il tempo ce lo dirà e, un po, lo ammettiamo, abbiamo paura di scoprire la risposta.

[Via | Neowin]