Windows 8, la recensione di Geekissimo

La scommessa più rischiosa di Microsoft, il sistema del nuovo inizio, la più importante release dopo Windows 95. Se ne sono dette tante in questi ultimi mesi su Windows 8 ma finalmente è arrivato il momento di “sporcarsi le mani”, stupirsi, adattarsi e incazzarsi in prima persona con il nuovo sistema operativo di casa Microsoft. Noi ad essere sinceri l’abbiamo fatto circa un mese fa e questo è il resoconto del nostro convivere quotidiano con Windows 8. Se vi va, chiamatela pure recensione. Noi non ci offendiamo.


Nuova partita, stesso campo da gioco

Considerando il fatto che Windows 8 ha gli stessi requisiti minimi del suo predecessore, abbiamo deciso di provarlo su un notebook Packard Bell con poco meno di un anno sul groppone. È un computer equipaggiato con processore Intel Core i3 da 2.53Ghz, 4GB di RAM e HDD da 500GB. Il display come facilmente intuibile non è touch ma un semplice LED da 17.3″. La scheda grafica è una AMD Radeon HD 6550M con 1GB di VRAM.

L’installazione

Inutile dilungarci su questo aspetto. Fatta eccezione per la configurazione iniziale del sistema, che ora è completamente in stile Metro, il processo di installazione di Windows 8 non differisce molto da quello di Windows 7. Dura più o meno lo stesso tempo (una ventina di minuti su un hardware medio di produzione recente) ed è strutturato in maniera quasi identica.

La nuvola

Quello che colpisce la prima volta che si usa Windows 8 non è la Start Screen, è il fatto che ora come impostazione predefinita, il sistema operativo di casa Microsoft chiede di associare il proprio account utente sul computer con un account online (ex-Windows Live).
Non è una scelta obbligatoria (si può impostare un account locale come sui vecchi Windows) ma ci sono molteplici vantaggi nell’usare un account online. Si può godere di tutti i nuovi servizi cloud del colosso di Redmond che comprendono il cloud storage di SkyDrive e una cosa non da poco come la sincronizzazione di dati, applicazioni e impostazioni fra tutti i device con Windows 8 collegati all’account.

Sì, ma veniamo al sodo!

La Start Screen, l’interfaccia Metro e tutto quello che ruota intorno ad essa. È vero che non ci azzecca con l’utilizzo classico del PC con mouse e tastiera o sono solo dei luoghi comuni ad uso e consumo dei detrattori di Windows 8?
Come al solito, la verità sta nel mezzo. Nessuno avrebbe il coraggio di smentire il fatto che la Start Screen di Windows è stata progettata per un uso su touch-screen ma ciò non vuol dire che il suo uso non possa diventare “comodo” anche su desktop. Certo, ci si deve abituare, bisogna entrare nell’ordine di idee che cambiamento≠peggioramento ma alla fine il gioco vale la candela.
Potremmo riassumere l’approccio alla Start Screen di Windows 8 in questo modo: il primo giorno ti vien voglia di prendere il PC e gettarlo fuori dalla finestra; la prima settimana ti sforzi ad utilizzarla rimpiangendo il menu Start come fosse un cartone animato anni 80, ma dopo la tua visione dell’intero spazio di lavoro cambia. Scopri che la Start Screen si può organizzare fin nei minimi dettagli creando gruppi personalizzati di applicazioni, che la ricerca dei file è molto più semplice, che con una sola ricerca si possono vedere i risultati in tutte le app installate sul PC, e ti ricredi.
Non diventa “naturale” per un uso con mouse e tastiera – questo sarebbe chiedere troppo – ma comoda sì, ed anche più di quello che ci si aspetterebbe dopo i primi giorni di utilizzo.

Windows Store, Charms Bar, OhYeah!

Fra le tante novità portate dalla Start Screen in Windows 8 ci sono il Windows Store, l’app store di Microsoft in cui si possono scaricare ed acquistare app o giochi, e la Charms Bar, una barra laterale che compare sullo schermo quando si posiziona il cursore del mouse in alto o in basso a destra, nella quale sono presenti dei collegamenti rapidi alla Start Screen, al Pannello di controllo e alle opzioni di spegnimento del PC.
Attualmente, lo Store è già ben popolato e sebbene la qualità media delle app non sia entusiasmante, lascia ben sperare per il futuro: toccherà agli sviluppatori approfittare di questa nuova vetrina per offrire il meglio delle produzioni. Insomma, l’idea non è originale ma è buona, sia per noi sia per i developer che così possono arrivare più in fretta ad un pubblico vasto come quello dell’utenza Windows.
Quanto alla Charms Bar, si tratta di una buona compagna di lavoro. Adatta il suo contenuto al contesto e rende a portata di click (o di mano, a seconda del device utilizzato) tutte le funzioni più utili in quel determinato momento. Rimane l’assurdità di dover selezionare due o tre voci del menu per spegnere il computer, ma a questo si può rimediare facilmente per vie traverse.

Ambiente Desktop forever alone?

Dall’altra parte di Windows 8 c’è ancora lui, il caro vecchio Desktop che a primo acchito sembra identico a quello di Windows 7 (ad eccezione del discutibile wallpaper floreale impostato di default) ma che in realtà nasconde tante piacevoli sorprese. Quelle principali sono il nuovo tema desktop senza trasparenze, che richiama abbastanza bene le linee essenziali della Metro UI mantenendo le animazioni di Aero, e l’Esplora Risorse con interfaccia Ribbon.
Con il nuovo Explorer si ha, più o meno, la stessa reazione che si ha con la Start Screen. All’inizio quei pulsanti così grandi sembrano una pacchianata inutile, poi pian piano ci si rende conto che tutte le opzioni più utili sono tutte a portata di click. Per non parlare del fatto che, come in Office, ci sono schede dell’interfaccia che adattano il loro contenuto a seconda dell’elemento selezionato e della sua estensione. Promosso anche questo.
A non convincere del tutto è l’aspetto generale del desktop. Insomma, passare dall’ambiente Metro al Desktop è una bella botta che poteva essere attutita da un rinnovamento delle icone – fare anche quelle in stile Metro non sarebbe stata una cattiva idea – e da qualche altro piccolo accorgimento grafico che avrebbe potuto rendere il tutto più armonioso.

Prestazioni ed esperienza utente

In fin dei conti è questo che importa veramente: Windows 8 è veloce? È confortevole da usare tutti i giorni o ti fa perdere le staffe come il vecchio Windows Me? Anche sotto questo punto di vista, dobbiamo fare un plauso a Microsoft. Sebbene le prestazioni generali del sistema non siano diversissime da quelle di Windows 7, abbiamo notato un netto miglioramento dei tempi di avvio e spegnimento del computer. Il che fa sempre bene su PC ed è fondamentale su dispositivi portatili, come tablet e device ibridi. Sarà merito del boot ibrido?
Per il resto, vogliamo sottolineare l’ottima evoluzione dei sistemi di protezione dell’OS: adesso Windows ha un antivirus integrato, ha ampliato il filtro SmartScreen alle applicazioni e si può riportare alle condizioni di fabbrica senza dover formattare tutto. Così come ci piacciono un casino il nuovo sistema di notifiche in stile Metro e le versioni aggiornate di utility di sistema come il task manager, che ora “brucia” qualsiasi utility di terze parti in termini di semplicità di utilizzo e – scusate la ripetizione – utilità.
Sul fronte compatibilità, tutto liscio come l’olio. Come abbiamo accennato anche nelle nostre prove delle versioni Preview del sistema operativo, Windows 8 è il primo Windows che ci ha dato l’impressione di essere pronto out-of-the-box. Questo significa niente problemi di driver, audio che non si sente o risoluzioni striminzite per lo schermo. Ed anche le applicazioni di terze parti che giravano correttamente su Windows 7 non sembrano avere problemi di sorta sulla nuova versione dell’OS.

Quindi, lo compriamo?

Ci siamo sicuramente scordati qualcosa in questa recensione. I temi da trattare erano tanti e la nostra voglia di avventurarci in questo nuovo ecosistema costruito da Microsoft anche, quindi perdonateci se non siamo stati esaurienti in qualche punto.
Adesso però veniamo al giudizio. Lo volete secco? Bene: comprate Windows 8 fino a che siete in tempo e potete approfittare delle tante offerte di aggiornamento messe in campo per il lancio del sistema. Non acchiapparle al volo sarebbe un vero delitto.

[Photo Credits | Microsoft Sweden]