Legge bavaglio, stop e rinvio in commissione

Nella giornata di ieri, in seguito alle dimissioni della relatrice del Pd Silvia Della Monicail, il Senato ha rispedito in commissione Giustizia il ddl sul reato di diffamazione a mezzo stampa, quello che dovrebbe abolire il carcere per i giornalisti e che nelle versioni arrivate finora in aula prevedeva multe fino a 25.000 euro per i blogger che non avessero rettificato i propri post quando richiesto da eventuali “parti lese”.
Il disegno di legge dovrebbe essere sottoposto nuovamente al giudizio del Senato a breve, ma in una versione decisamente alleggerita e senza il bavaglio per i siti Internet.


Secondo quanto riportato da Repubblica, il nuovo testo stabilirà un ’no’ al carcere per i giornalisti accusati di diffamazione e fisserà un tetto di 50.000 euro per le multe, le quali saranno abbassate fino a 2/3 in caso di rettifica e aumentate in caso di mancata rettifica.
Entrando più in dettaglio, l’obbligo di rettifica spetterà ai giornali che dovranno pubblicare le rettifiche “con lo stesso rilievo e nella medesima collocazione dell’articolo diffamatorio” mentre non dovrebbe più sussistere per blog, siti internet non espressioni di testate cartacee e libri.

Il presidente della commissione Giustizia, Filippo Berselli, ha annunciato che Pd e Pdl sono d’accordo sulla nuova forma del ddl sul reato di diffamazione. È dunque probabile che questo venga approvato mantenendo le proprietà di cui sopra.

Non ci rimane altro che attendere e sperare che dai meandri della nuova regolamentazione non spunti un altro bavaglio per blogger, giornalisti o professionisti che operano sul Web. Appena ci saranno novità in materia, vi aggiorneremo.

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