Mega, sospeso il dominio per il nuovo Megaupload

Il successore di Megaupload, quello che da qualche settimana a questa parte si è fatto conoscere in rete con il nome di Mega, pare proprio che non sia nato sotto una buona stella: a mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Kim Dotcom ci ha pensato Blaise Louembe, Ministro per le Comunicazioni del Gabon.

Il dominio di primo livello sfruttato per mandare in rete Mega, così come dichiarato dallo stesso Dotcom, sarebbe dovuto essere quello, appunto, del Gabon (me.ga) ma stando alle più recenti informazioni a riguardo sembra proprio che il Ministro per le Comunicazioni dello stato dell’Africa centrale abbia sottolineato, una volta appresa la notizia, la non volontà di far sfruttare le piccole nazioni africane come piattaforma per commettere atti volti alla violazione del copyright, né tantomeno sfruttate da persone senza scrupoli.

Alla dichiarazione in questione è poi seguita quella di Ira Rothken, avvocato di Kim Dotcom, che ha confermato il fatto che il nuovo progetto non verrà avviato sfruttando il dominio ora sotto accusa ed annunciato giorni fa.

Blaise Louembe ha infatti richiesto che il dominio me.ga venga chiuso per cui Kim Dotcom dovrà ora adottare una soluzione alternativa.

Tale ostacolo, comunque, dovrebbe risultare un problema facilmente aggirabile da Dotcom e soci che hanno fatto sapere di disporre già di un dominio alternativo da poter utilizzare e che il lancio del servizio avverrà comunque  il 20 gennaio 2013, così come precedentemente dichiarato.

Tuttavia mentre il Gabon si è dato da fare per oscurare me.ga, il dominio di Kim Dotcom è stato dirottato verso lo spazio online occupato dal gruppo di hacker conosciuti come Omega (il dominio è sempre ospitato in Gabon) che in alcuni tweet ha accusato il fondatore dell’ex impero Megaupload di megalomania e di aver inquinato la società contemporanea così come fatto dalle major.