Google, Maps e l’isola che non c’è
Sandy Island, la piccola striscia di terra collocata tra l’Australia e la Nuova Caledonia e circondata dal Mar dei Coralli, è documentata da Google su Maps, nella cartografia nautica ed anche negli atlanti ma, in effetti, non esiste.
Alcuni studi recentemente condotti dai ricercatori dell’Università di Sidney sembrerebbero infatti dimostrare l’assoluta inesistenza di tale isola accertando invece la presenza di acqua al suo posto.
Da più di dieci anni Sandy Island è però presente in svariate carte geografiche tanto che Google riporta l’isola nel punto esatto dove si ritene sia posizionata.
Cercando infatti su Google Maps ed anche su Google Earth “Sandy Island” è possibile viaggiare direttamente dall’altra parte del mondo è scoprire la piccola striscia di terra che, tuttavia, viene indicata con una chiazza nera.
Effettuando invece una ricerca su Bing lo stesso termine conduce ad una località nell’Australia del sud, mentre collocando il cursore del mouse nella zona in cui ci si attendeva fosse l’isola a seconda del livello di zoom è possibile far comparire e scomparire una piccola striscia di terra che tenendo conto della forma e della posizione ricorda molto quella mostrata da Google Maps.
Nokia Here e il sistema di mappe Apple, invece, non riportano alcuna isola tra l’Australia e la Nuova Caledonia.
Sandy Island è quindi il frutto di un errore umano protrattosi nel corso del tempo.
Google, dal canto suo, ha riconosciuto l’errore seppur con una dichiarazione un po’ bizzarra al Sydney Morning Herald: “il mondo è un luogo in continua evoluzione e tenersi al passo con i cambiamenti è un continuo sforzo“.
Sandy Island sarebbe quindi scomparsa in tempi recenti, una teoria che, tuttavia, è da escludere considerando il fatto che i ricercatori hanno svolto anche indagini in profondità e hanno escluso che il fazzoletto di terra possa essere affondato.
Insomma, Sandy Island è una vera e propria “isola che non c’è”.