Wikimedia presenta Wikivoyage, la guida turistica libera online

I più appassionati internauti e gli accaniti viaggiatori ne saranno sicuramente ben felici: proprio ieri, 15 gennaio, Wikimedia, in concomitanza con il dodicesimo anniversario della Foundation, ha inaugurato Wikivoyage, un nuovo progetto, il dodicesimo, tutto dedicato, appunto, ai viaggi ed alla raccolta di informazioni ed opinioni sulle mete turistiche.

Trattasi, detta senza troppi giri di parole, di “una guida turistica mondiale aggiornabile, affidabile e dal contenuto libero”, come da descrizione della Foundation.

Si parte quindi dall’idea di base di dar vita ad una guida turistica di nuova concezione, scritta da viaggiatori e pensata per viaggiatori, nel tentativo di arrivare  ad offrire un vero e proprio punto di riferimento globale per i turisti grazie ai contributi degli utenti dislocati ovunque nel mondo.

Pur essendo stato lanciato adesso il progetto trova però le sue radici nel lontano, ma non troppo, 2006 ma soltanto ora i relativi contenuti sono stati aperti alla ricerca di contributi e di esposizione.

La nuova piattaforma, quindi, è ora consultabile online, non soltanto da desktop ma anche da device mobile, e può anche essere stampata per creare la propria guida personalizzata.

Ciascun articolo di Wikivoyage comprende tutti quelli che sono i dettagli essenziali per raggiungere la propria meta come, ad esempio, la lista delle compagnie aeree, le città di maggior interesse, il costo dei biglietti per accedere alle principali attrazioni turistiche e molto altro ancora.

I contenuti del progetto sono, come da tradizione, disponibili sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0, primo punto di forza della Foundation, il che ne permette e ne incoraggia la lettura, la copia la stampa, il salvataggio, il download, la modifica, la distribuzione, la vendita e gli update.

Tenendo conto della natura del progetto sarà senz’altro molto interessante osservare come questo riuscirà ad inserirsi nel già eccessivamente affollato universo del turismo collaborativo in cui risultano presenti anche brand di un certo calibro come, ad esempio, Yelp, TripAdvisor e Lonely Planet.

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