Atari è fuori dai giochi, dichiarata la bancarotta

Per Atari, la storica azienda creatrice di console e videogiochi nonchè brand icona del gaming dei primi anni ’80, le cose non vanno bene già da qualche tempo a questa parte, a partire dal momento in cui nuove tipologie di videogames hanno invaso il mercato.

Stando però a quanto emerso proprio nel corso delle ultime la situazione è ancor più grave di quel che si immaginava.

Il ramo statunitense di Atari è in bancarotta e la società ha annunciato le procedure per il Chapter 11 ovvero una sorta di amministrazione controllata mirante a risanare la non felice situazione finanziaria.

Stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili Atari Inc. e tre delle sue aziende affiliate sono impegnate nel cercare di organizzarsi in modo tale da potersi distaccare da Atari S.A ovvero la società madre francese ed anche quella identificata come la principale sospettata per i debiti dell’intero gruppo.

Con il Chapter 11 Atari Inc. vuole quindi liberarsi dal controllo di Atari S.A in modo tale da poter poi essere comprata e continuare a presenziare sul mercato del gaming rivolgendo però la sua attenzione esclusivamente alle piattaforme mobile ed alla distribuzione digitale.

Atari, quindi, presto passerà ad un nuovo proprietario e l’operazione prevede inoltre la cessione dei diritti per i giochi sotto il controllo dell’azienda, inclusi Pong e Space Invaders, ancora oggi vere e proprie pietre miliari del fenomeno dei videogames.

L’azienda, comunque, arriva da due anni abbastanza disastrosi con entrate in calo del 34% nel 2012 e del 43% nel 2011, con ricavi pari ad 11 milioni di dollari per quanto riguarda lo scorso anno e solo 4 per quello precedente e con azioni che ad oggi valgono meno di 1 euro.

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