Blocco dei cookie pubblicitari e finestra separata per la navigazione privata, Firefox prepara la riscossa

Guardando le ultime statistiche del mercato browser, è evidente che Firefox abbia sofferto molto la crescita di Chrome. Ma se il browser del panda rosso non è riuscito a mantenere il suo ruolo di principale antagonista rispetto a Internet Explorer non è solo merito di Google. È anche colpa dello stesso Firefox che, nonostante il chiacchieratissimo ciclo di release accelerato, non è riuscito a mantenere il passo dei suoi diretti concorrenti.


Paragonandolo a Chrome, Firefox per ora rimane imbattibile sotto il punto di vista della personalizzazione. Le sue estensioni rimangono anni luce migliori rispetto a quelle di Chrome (salvo rare eccezioni). Ha un’ottima gestione della RAM, specie quando si tengono aperte molte schede contemporaneamente, ma manca di elementi divenuti ormai importantissimi per un browser moderno. Ci riferiamo a una modalità di navigazione privata che non costringa l’utente a chiudere la sessione di navigazione normale, a un download manager degno di tale nome e al blocco dei cookie di terze parti.

Tre elementi che – e qui sta la bella notizia – arriveranno prestissimo nel navigatore di casa Mozilla. Le prime due sono disponibili nella beta di Firefox 20 rilasciata qualche giorno fa (Instant Fundas). L’altra, ossia il blocco dei cookie di terze parti, che adesso si può abilitare manualmente, verrà impostato di default a partire nella versione 22 di Firefox in uscita a giugno (Neowin).

Rimane aperta la questione della sincronizzazione dei segnalibri e delle schede aperte, che su computer è stata risolta in maniera abbastanza buona con l’inclusione di Firefox Sync nel browser ma su dispositivi mobili rimane abbastanza zoppicante. Soprattutto se si utilizzano dispositivi Apple, quali iPhone e iPad, bisogna infatti rivolgersi a soluzioni non ufficiali che non sono il massimo della comodità e non danno il grado di affidabilità che invece garantiscono le sincronizzazioni native di Chrome e Safari.

Insomma, molto è stato fatto. Molto (e bene) si sta facendo, ma gli sviluppatori non devono fermarsi. Le potenzialità di Firefox sono ancora tantissime, basta toccare i punti giusti e la sfida con Chrome tornerà a farsi sicuramente pimpante come un tempo. Noi ci speriamo e guardiamo anche al progetto Firefox OS con molto interesse. Voi che ne pensate?