Dropproxy, camuffare l’ID utente negli URL pubblici di Dropbox

Avete mai provato a condividere un file copiandolo nella vostra cartella pubblica di Dropbox? Bene, e vi siete mai chiesti cos’è quel codice numerico che segue dl.dropbox.com/u/ nell’URL dei file condivisi con la magica scatoletta blu?
Se la risposta è no, sappiate che si tratta del vostro ID utente, il codice univoco che vi identifica nella nuvola magna di questo amatissimo servizio di cloud storage e che, ahinoi, viene sbandierato ai quattro venti ogni qual volta che si pubblica il link di un file condiviso. Chiariamoci, non è uno scandalo che sia lì. Pur conoscendolo, nessuno potrà accedere senza permesso al vostro account senza una complicata opera di cracking, ma per motivi di privacy potrebbe essere una buona idea nasconderlo.


Ecco il motivo per il quale oggi vi parliamo di Droppoxy, un simpatico servizio online gratuito che consente di nascondere gli URL pubblici di Dropbox dietro dei proxy. In questo modo, si ottengono dei link “puliti” che permettono di condividere file nella cartella pubblica di Dropbox senza che terzi vengano a conoscenza dell’ID utente a cui abbiamo fatto riferimento prima.

Si può usare per camuffare i collegamenti a singoli file o all’intera cartella di Dropbox e funziona in maniera semplicissima. Ci si collega alla sua pagina principale, si incolla l’URL pubblico del file da nascondere dietro proxy e si clicca sul pulsante Proxy it (nel caso dei file singoli) o sul pulsante Proxy me (nel caso dell’intera cartella di Dropbox).
I file non vengono spostati sui server di Dropproxy né in nessun altro luogo virtuale, quindi rimane la possibilità di gestirli, cancellarli e rinominarli dal proprio Dropbox in piena libertà senza doversi preoccupare di “doppioni” seminati in giro per il Web.

Naturalmente, tutto ciò comporta che Droppoxy venga a conoscenza del nostro ID utente (quindi il discorso della privacy non è risolto al 100%) ma al momento è impossibile agire diversamente. Quel che consola è che per usare il servizio non occorre autorizzarlo o collegarlo in alcun modo al proprio account Dropbox.

Detto ciò e considerando il fatto che ormai le cartelle pubbliche di Dropbox sono state relegate in secondo piano anche dai responsabili del servizio, se avete la necessità di condividere parecchi file in pubblico, vi consigliamo di optare per soluzioni tipo Droplr[1], che è anche più comodo da usare e non presenta particolari problemi di privacy.

LINK | Dropproxy

[gHacks]


  1. Droplr  ↩