Quag: non solo ricerca, ma anche semplicità d’uso
Torniamo a parlare di Quag, lo strumento di ricerca di informazioni in rete che permette di interagire con un utenti che hanno effettuato ricerche simili o con interessi simili ai nostri. Stiamo seguendo questo nuovo progetto italiano per comprendere se sia apprezzato, usato e se, soprattutto, sia a prova di “utonto” (non un errore, ma un termine, forse un po’ forte, che spesso indica chi non è proprio avvezzo alle nuove tecnologie). Iniziamo col dire che, da quello che si vede, sembra che Quag, pian piano, stia prendendo piede. I flussi di domande e di risposte non mancano e sembra che gli utenti che lo usano stiano apprezzando questo nuovo strumento (altrimenti non lo userebbero). Il fatto, poi, che si stia popolando velocemente lascia capire che la user experience del servizio sia stata progettata piuttosto bene.
Uno dei punti di forza di Quag, infatti, è proprio la sua semplicità di utilizzo che aumenta grazie all’add-on gratuito disponibile per Firefox e Chrome. Basta scaricarlo e installarlo per avere sempre a disposizione i servizi di Quag durante le ricerche con Google.
Quindi si può usufruire di Quag senza andare sulla pagina Quag.com, ma semplicemente utilizzando il campo per le ricerche integrato nel browser. Nella parte destra del browser, solitamente dedicata all’advertising, si trovano le informazioni fornite da Quag relative alla ricerca. Il rilascio di questo add-on è stata davvero un’ottima idea del team di sviluppo di Quag.
Ogni ricerca restituisce subito il numero di utenti interessati all’argomento oggetto della ricerca stessa. Ovviamente tale indicazione è disponibile non solo se si usa l’add-on, ma anche se si inizia la ricerca direttamente da Quag.com.
Inoltre, Quag tiene traccia di tutte le ricerche effettuate dagli utenti e anche di quelle non effettuate. Nel caso dell’esempio mostrato nell’immagine, abbiamo effettuato una ricerca piuttosto dettagliata in ambito motoristico. Il fatto che nessuno prima di noi si sia interessato all’argomento ricercato non deve scoraggiare, anzi!
Il primo passo per chiedere aiuto agli altri utenti di Quag è quello di registrarsi gratuitamente in pochissimi passi. Si può usare un proprio indirizzo e-mail valido (arriverà un e-mail con cui verificare la veridicità dell’indirizzo) oppure il proprio account Facebook o Twitter e iniziare a domandare (e rispondere anche alle domande, ovviamente). La nota stonata sta nel fatto che su Quag, sebbene sia un progetto made in Italy, compaiano ancora delle voci o dei testi interamente in inglese, come nel caso dell’inizio del processo di registrazione. Nulla di complicato, sia chiaro, ma sicuramente un aspetto da rivedere e che comunque non va a creare problemi all’esperienza di utilizzo dell’utente.
Una volta loggati su Quag, si può iniziare a chiedere quel che si vuole o rispondere alle domande poste dagli altri utenti. Sia in forma anonima, come mostra l’immagine, che con il proprio nome utente. Come abbiamo già spiegato quando abbiamo parlato della privacy degli utenti su Quag, nessun dato personale sarà mostrato alla comunità di Quag.
La vera bellezza di Quag, però, sta nel voler essere uno strumento realmente user oriented e lo fa nel migliore dei modi senza nascondere delle “problematiche” (se così vogliamo chiamarle) dovute alla sua giovane età. In caso, infatti, degli argomenti non siano stati trattati su Quag, ma già discussi su Yahoo! Answers, il sistema informa l’utente della possibilità di trovare risposte alle domande sul servizio “rivale” (le virgolette sono d’obbligo visto che si tratta di servizi diversi). In un mondo in cui tutti si fanno sgambetti, vedere “qualcuno” che non pensa a primeggiare su un altro, ma pensa a mettere l’utente al centro delle sue attenzioni per offrirgli un servizio utile e completo è davvero stupendo.
La semplicità di Quag continua nella pagina del profilo utente. Semplice, ben strutturata e senza inutili fronzoli permette di aggiungere e rimuovere i propri interessi che alimenteranno lo stream grazie al quale si può scambiare conoscenza con gli altri utenti. Segue l’elenco delle domande e delle risposte date, le domande interessanti per l’utente e il cui evolversi può essere seguito, il network creato con gli altri utenti con i quali si è interagito (tutto a discrezione dell’utente e per nulla automatizzato) e i badge per il proprio profilo.
Nella nostra esperienza con Quag solo una cosa non ci ha convinti a pieno (oltre al fatto che ci siano ancora delle pagine con testi in inglese). Ed è la sezione Help & Feedback. Utilissima per entrare in contatto diretto con gli sviluppatori del servizio e segnalare problemi o dare suggerimenti, non solo si presenta in inglese, ma, seppur snella, offre un impatto visivo meno pulito delle altre pagine di Quag. Inoltre, è impossibile accedere alla sezione con i dati del proprio profilo Quag necessitando di una ulteriore registrazione. Non una scelta azzeccata dal punto di vista dell’esperienza d’uso che si offre agli utenti.
Come avete potuto vedere da questa breve rassegna delle principali funzionalità di Quag, questo nuovo servizio è davvero semplice da usare ed è strutturato piuttosto bene. Ora a voi la parola. Siamo curiosi di sapere cosa ne pensate di Quag e della sua usabilità. Ditecelo nei commenti o sui nostri canali social.