Microsoft “bacchetta” Adobe: troppo presto per offrire software solo in abbonamento
La decisione di Adobe, che ha abbandonato la sua storica Creative Suite in favore di un sistema cloud che obbliga ad utilizzare Photoshop e soci pagando un abbonamento mensile ha scatenato moltissime reazioni. In primis quelle degli utenti, in gran parte scontenti di questa scelta, ma anche quella di importanti aziende come Microsoft, che tramite il blog ufficiale di Office ha “bacchettato” Adobe sostenendo che è ancora troppo presto per abbandonare le applicazioni stand-alone in favore dei sistemi in abbonamento.
Il colosso di Redmond ha sottolineato la sua importante presenza nel mondo dei software concessi in sottoscrizione, parlando principalmente di Office 365, ma ha posto l’accento sull’importanza di offrire ancora al pubblico dei programmi di stampo tradizionale, come Office 2013:
[…] A differenza di Adobe, pensiamo che il passaggio delle persone dai pacchetti software tradizionali ai servizi in abbonamento richiederà del tempo. Nel giro di un decennio, pensiamo che tutti potranno optare per le iscrizioni perché i vantaggi sono innegabili. Nel frattempo, però, ci siamo impegnati ad offrire una scelta – software principale venduto in maniera “pacchettizzata” e potenti servizi offerti in abbonamento.
Tradotto in parole povere, anche per Microsoft il futuro del software consiste nelle sottoscrizioni e nel cloud ma non è ancora arrivato il momento di forzare il grande pubblico verso soluzioni di questo genere, che allo stato attuale delle cose potrebbero causare inutili frustrazioni anziché semplificare la vita di chi sfrutta i software per il proprio lavoro.
Quasi inutile dire che ci sentiamo di appoggiare in pieno questa tesi. Tra qualche anno, probabilmente preferiremo tutti gli abbonamenti alle applicazioni stand-alone ma per il momento lasciateci scegliere. Ne abbiamo tutto il diritto (e il bisogno).
[Neowin] [Photo Credits | Wonderlane]