Apple, l’UE indaga sulle vendite dell’iPhone
Apple finisce nuovamente nel mirino degli organi antitrust europei ma questa volta non è la garanzia a far parlare di se bensì le condizioni di disponibilità e di vendita degli iPhone.
Dopo le prime voci su un’indagine sugli accordi tra Apple e gli operatori mobili risalenti all’inizio della primavera l’UE ha ora intenzione di vederci chiaro e proprio per questa ragione ha cominciato ad inviare dei questionari ai carrier del vecchio continente in modo tale da poter scovare eventuali comportamenti anticoncorrenziali da parte di Cupertino.
Il questionario di nove pagine inviato agli operatori si riferisce principalmente alle pratiche di vendita, inclusa la possibilità che Apple forzi i carrier ad acquistare un minimo ordine di iPhone, restrizioni nell’uso dei budget di marketing e clausole che assicurino ad Apple sussidi e termini di vendita non peggiori rispetto agli altri produttori di smartphone. Si chiede, inoltre, se Apple ponga in essere restrizioni tecniche o contrattuali su iPhone 5, in modo che non possa essere utilizzato sulle reti 4G ultra-veloci in Europa.
Cupertino stringe accordi con gli operatori di tutta Europa per la distribuzione dell’iPhone ed i vincoli, così come evidenziato più volte nel corso degli anni, pare siano abbastanza rigidi.
Proprio per tale ragione molti carrier non hanno accesso all’iPhone e proprio per questo le offerte riservate ai clienti risultano in media abbastanza simili in fatto di prezzi.
I questionari potranno essere compilati ed inoltrati dagli operatori sino al 17 giugno.
Successivamente gli organi di vigilanza dei mercati valuteranno la necessità di aprire o meno un’indagine probatoria nei confronti di Cupertino.
Qualora i dubbi dell’antitrust UE dovessero rivelarsi fondati Apple rischierebbe di dover pagare ulteriori salatissime multe.