Adblock Plus a Twitter: inserite pubblicità poco invasive e noi non le bloccheremo
Come abbiamo avuto modo di chiarire qualche mese fa, Adblock Plus, la più famosa estensione per bloccare le pubblicità su Firefox e Chrome con oltre 50 milioni di utenti all’attivo, include una whitelist facoltativa (ossia che può essere disattivata nelle preferenze dell’estensione) nella quale vengono inserite alcune pubblicità “corrette” e poco invasive da visualizzare anche quando il filtro contro gli ads è attivo.
Spesso, la selezione di queste pubblicità “buone” viene effettuata grazie ad accordi che Adblock Plus stringe con importanti siti Internet (es. Reddit): da un lato il sito si impegna ad utilizzare banner poco invasivi, pubblicità che non “spiano” le attività dell’utente in Rete, e così via. Dall’altra, Adblock Plus inserisce le pubblicità di questi siti nella sua whitelist.
Ora cosa è successo. Twitter, la società proprietaria del servizio di micro-blogging più famoso del mondo, sta per essere quotata in borsa e in vista di questa importante mossa ha annunciato l’adozione di nuovi sistemi di pubblicità. Ciò ha allarmato non poco i responsabili di ABP, che hanno approfittato della situazione per pubblicare una lettera aperta a Twitter in cui viene detto, fondamentalmente: inserite pubblicità poco invasive all’interno del servizio e noi non le bloccheremo.
Se Twitter accettasse questa sfida – si legge nella lettera – non solo non avrebbe le sue pubblicità bloccate dai milioni di utenti di Adblock Plus, ma aiuterebbe anche a smontare il paradigma della pubblicità on-line luccicante e pericolosa per la privacy in favore di un sistema pubblicitario meno ingannevole e, finalmente, rispettoso della privacy delle persone.
I requisiti fondamentali per una “buona pubblicità” secondo Adblock Plus sono cinque:
- Annunci accettabili, che non siano fastidiosi.
- Annunci accettabili, che non disturbino o facciano distogliere l’attenzione dal contenuto della pagina.
- Annunci accettabili, che siano chiaramente contenuti pubblicitari.
- Annunci accettabili, che siano efficaci senza “urlare”.
- Annunci accettabili, che siano appropriati per il sito o il tweet che stiamo visitando.
Oltre a ciò, gli ads online non dovrebbero tracciare gli utenti, rubare IP e mostrare fastidiose finestre popup. Basterebbe un po’ di buonsenso per introdurle, insomma. Ma purtroppo dubitiamo che la lettera di ABP avrà una risposta.