Steve Ballmer spiega i motivi delle sue dimissioni: serviranno a velocizzare la trasformazione di Microsoft in devices and services company

Le dimissioni di Steve Ballmer da CEO di Microsoft sono un argomento ancora caldo. È dalla fine di agosto che in molti si chiedono le reali motivazioni di questo gesto, tentando di scoprire se è stato spontaneo o imposto in qualche modo dall’azienda, e finalmente è arrivata una risposta dal diretto interessato.

Parlando con il Wall Street Journal, Ballmer ha spiegato che il consiglio di amministrazione lo ha spinto ad accelerare la trasformazione di Microsoft in una società di dispositivi e servizi sin da gennaio. Alla luce di ciò, il manager di Detroit ha ritenuto che la sua figura potesse rallentare il processo e ha lasciato l’incarico confidando nella forza propulsiva di una nuova leadership.


Le dimissioni, dunque, sono state frutto di una scelta volontaria (fatta a maggio, a quanto pare). Ma dietro questa intenzionalità ci sono state delle pressioni piuttosto importanti da parte del consiglio di amministrazione di Microsoft, il quale puntando molto sul progetto della devices and services company ritiene che Ballmer abbia troppi legami con il passato per far svoltare l’azienda.

Solo il tempo ci dirà se, e quanto, questa mossa si rileverà azzeccata. Intanto sappiamo che i principali candidati alla successione di Ballmer sono il CEO di Ford Alan Mulally e il dirigente Nokia Stephen Elop, il quale parrebbe intenzionato a “tagliare” Xbox e Bing dalle priorità del gruppo.

[Engadget] [Photo Credits | Odi Kosmatos]