Skype, la mancata sincronizzazione dei messaggi è in risoluzione

Da quanto Microsoft ha messo a segno l’acquisizione di Skype il già celebre client VoIP è diventato, poco alla volta, il servizio di messaggistica predefinito per tutte le piattaforme della redmondiana.

In tale arco di tempo Skype è stato sottoposto a svariati aggiornamenti ma nonostante ciò continuano a persistere alcuni problemi, in particolare con i messaggi e con il processo di sincronizzazione degli stessi.

Quando Skype funziona in modo irregolare solitamente tormenta l’utente con messaggi non recapitati, notifiche assenti quando non è in primo piano, conversazioni che arrivano tutte assieme o che vengono ripetute fuori sincronia quella attualmente in corso. Detta in altri termini: il caos!

Nel corso di una recente intervista rilasciata al sito web The Verge il il product manager Jeff Kunins ha però promesso che durante le prossime settimane saranno risolti tutti i fastidiosi inconvenienti con cui gli utenti si sono ritrovati ad avere a che fare durante l’utilizzo di Skype.

Microsoft, infatti, ha individuato le cause nel passaggio dalla vecchia architettura peer-to-perr ai server cloud e nel supporto mobile.

L’infrastruttura di Skype è stata infatti rivoluzionata al fine di fornire la medesima esperienza d’utilizzo su qualunque device ma lo spostamento verso il mobile di un prodotto che in origine era stato pensato solo ed esclusivamente per il desktop non è stato ancora totalmente completato, un dato questo che può andare ad incidere sul corretto funzionamento del servizio.

Il team di Skype ha infatti avviato i test per tutti i client per i quali è stata attivata la sincronizzazione multi-device dei messaggi includendo lo stato “letto” e “non letto” ed utilizzando la cronologia cloud gli utenti non perderanno più alcun messaggio privato e non si ritroveranno a dover fare i conti con le problematiche già descritte.

Al momento, però, Microsoft non ha ancora fornito la data in cui saranno rilasciate le nuove versioni delle applicazioni ma a quanto pare non dovrebbe volerci ancora molto.

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Via | Neowin