Apple, in arrivo i primi apparecchi acustici Made for iPhone
Coloro che sono affetti da un deficit a livello uditivo spesso incontrano svariati ostacoli nell’utilizzo degli smartphone.
Se si considera che gli apparecchi acustici raramente riescono a collegarsi ai device mobile se non ricorrendo all’impiego di fastidiosi cavi e se si tiene conto del fatto che accostare lo smartphone all’apparecchio generalmente significa avere a che fare con una gran quantità di rumori di fondo e di interferenze allora non è poi così difficile comprendere quanto tale situazione possa risultare difficoltosa e fastidiosa.
Ben presto, però, faranno la loro comparsa sul mercato i primi prodotti “Made For iPhone” ovvero tutta una serie di apparecchi acustici pensati appositamente per gli utenti con deficit uditivi che hanno un iPhone.
A lanciare il progetto è stata la società GN ReSOund che ha collaborato con Apple per rendere disponibili gli apparecchi acustici LiNX, annunciati per la prima volta due anni fa e soltanto adesso accessibili al grande pubblico.
Gli apparecchi in questione vanno a differenziarsi da tutto quanto di analogo per la possibilità offerta a coloro che se ne servono di collegarsi direttamente ai dispositivi Apple senza intermediari.
Perfettamente in linea con le specifiche di Accessibilità di iOS, gli apprecchi LiNX comunicano direttamente con l’iPhone sfruttando la banda 2.4 gigahertz delle specifiche Bluetooth 4.0 senza alcun dispositivo terzo. Questo va a tradursi nella possibilità di utilizzare gli apparecchi acustici come canali stereo per l’ascolto di musica o per le comunicazioni telefoniche senza dover estrarre dalla tasca l’iPhone, collegare i cavi necessari o mettere in atto ulteriori e fastidiosi stratagemmi.
Mediante un sistema di trasmissione low-power le batterie degli apparecchi LiNX possono inoltre essere impiegate senza problemi per un’intera giornata.
I primi prodotti “Made For iPhone” saranno in commercio a partire dagli inizi del prossimo anno ad un prezzo di circa 3.000 dollari per apparecchio.
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