Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Dopo aver attaccato Google su più fronti Microsoft ha ora scelto un nuovo bersaglio per la sua oramai ben nota campagna Don’t get Scroogled!: i Chromebook.

Sul sito web della campagna è infatti apparso un nuovo video ambientato in un negozio dei pegni di Las Vegas, il Gold & Silver Pawn Shop, dove il proprietario Rick Harrison ride quando una ragazza cerca di vendere il suo Chromebook.

Essendo i Chromebook basati su Chrome OS, il sistema operativo di big G pensato per poter eseguire applicazioni web, tutti i dati vengono conservati sul cloud. Proprio per questo è indispensabile poter sempre, o quasi, contare su una connessione ad internet e proprio per tale ragione Microsoft attribuisce al prodotto di Google un valore pari a zero.

Per la redmondiana, quindi, i Chromebook non sono dei verri laptop.

Nel filmato, infatti, Microsoft sottolinea che un vero notebook usa software, come ad esempio Office ed iTunes, che possono funzionare senza problemi anche offline (in effetti vi è però da tenere conto del fatto che Google ha recentemente aggiunto il supporto offline ai suoi servizi base e per foto, musica e video).

Naturalmente l’obiettivo primario di Microsoft è quello di cercare di spingere il più possibile l’utenza all’acquisto di un notebook basto su Windows e nella sezione del sito web della campagna Scroogled dediata ai Chromebook vengono infatti pubblicizzati alcuni modelli con display touch e con Office che possono essere acquistati a 249,99 dollari.

Parlando sempre dei Chromebook nel video Microsoft passa inoltre in rassegna la questione privacy. Google, sottolinea la redmondiana, cerca sempre di trovare nuovi modi per far soldi con i dati personali degli utenti e Chrome OS, tracciando le abitudini di navigazione degli stessi, contribuisce a rendere tale operazione ancor più semplice.

[Photo Credits | Don’t get Scroogled!]

Via | The Verge