I principali malware del 2013

Malwarebytes, casa produttrice dell’omonimo antimalware ha stilato una classifica delle peggiori minacce informatiche del 2013 offrendoci una panoramica sui software malevoli che hanno causato il maggior numero di danni negli ultimi dodici mesi. Non solo su PC, ma anche su smartphone e… a casa degli utenti.

Ransomware

Così come nel 2012, anche nel 2013 il malware Ransomware ha infestato migliaia di PC. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di un software dannoso che blocca il computer della vittima consentendone lo sblocco solo tramite il pagamento – in maniera del tutto fraudolenta – di una somma di denaro.


Cryptlocker

Si tratta di una variante di Ransomware, fra le più pericolose. Effettua una cifratura doppia dei file dell’utente applicando ad essi sia una chiave locale AES sia una chiave remota RSA–2048. Anche in questo caso, le vittime vengono invitate a versare una corposa somma di denaro (circa 300$) per sbloccare il PC.

Scam telefonico

Molti furbacchioni tentano di estorcere denaro agli utenti meno esperti facendo credere loro che il loro computer sia infetto e che per “pulirlo” sia necessario pagare una somma di denaro. In genere, si spacciano per dipendenti di Microsoft o di importanti software house impegnate nel settore della sicurezza informatica. Qui un gustoso esempio che ha visto come “vittima” (ben consapevole) il giornalista Paolo Attivissimo.

Malware per Android

Anche nel 2013 Android è stato il sistema operativo mobile maggiormente preso di mira dai malintenzionati (cosa che non deve sorprendere vista la sua alta percentuale di diffusione). Tra le principali minacce a cui è stato soggetto il robottino verde ci sono i cosiddetti SMS Trojan, dei malware che infettano il telefono ed effettuano chiamate/SMS verso numerazioni con prezzi altissimi all’insaputa dell’utente.

Attacchi DDoS alle banche

Il 2013 è stato un anno contraddistinto da numerosi attacchi DDoS ai siti delle banche. Fra i più importanti si ricordano quelli sferrati nel mese di agosto agli istituti bancari degli Stati Uniti.

PUP

Acronimo di Potentially unwanted programs. Si tratta di tutti quei componenti aggiuntivi, spesso fastidiosi e indesiderati, con cui vengono “farciti” i pacchetti d’installazione di numerosi software: toolbar aggiuntive per i browser, search agent e simili.

Per maggiori dettagli e alcune interessanti previsioni su quelle che potrebbero essere le principali minacce informatiche del prossimo anno, vi invitiamo a dare uno sguardo al report completo di Malwarebytes.