Equo compenso: i prezzi di hard disk, DVD e PC non saliranno (almeno per ora)

Pericolo scampato, almeno per ora, sul fronte dell’equo compenso. Nonostante le pressioni della SIAE, la somma che tutti noi paghiamo come “indennizzo” ai titolari dei diritti d’autore ogni volta che acquistiamo un hard disk, una chiavetta USB, un DVD, un PC o qualsiasi altro dispositivo possa essere utilizzato per realizzare una copia privata di un’opera acquistata regolarmente, non aumenterà.

Nel corso di un’audizione alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, il ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray ha annunciato che non verrà applicata alcuna maggiorazione automatica all’equo compenso. Si procederà bensì a un monitoraggio della situazione per capire con esattezza se e quali dispositivi o supporti i consumatori utilizzano per effettuare copie private di opere protette da copyright.


Solo alla luce dei risultati di questa indagine si deciderà se modificare le tariffe vigenti attualmente su hard disk, DVD, ecc. Ed è indubbiamente una buona notizia, visto che la proposta iniziale della SIAE prevedeva un aumento di circa 4 euro sul prezzo di ciascun PC e di oltre 3 euro sui tablet (per un totale di oltre 100 milioni di euro).

Grazie alla presa di posizione del ministro, l’Italia si adegua alle attuali normative europee in materia. Non ci resta che attendere i risultati di questa indagine e incrociare le dita affinché quest’ultimo venga condotto senza fare “pasticci”, ad esempio confondendo il concetto di “copia privata” con quello di “copia pirata” che sono due cose estremamente diverse.

[Il Fatto Quotidiano] [Photo Credits | Sarah]