La storia dei Doodle raccontata dal team di Google

Sono passati pochi mesi dalla bufera che coinvolse i Doodle. Justin Moyer, scrittore del Washington Post, propose di bloccare le illustrazioni di casa Mountain View definendole addirittura discriminatorie. In pochi condivisero le opinioni di Moyer ed i Doodle non sono mai stati in pericolo. Sempre più spesso, il logo principale del motore di ricerca viene sostituito da alcuni disegni o animazioni che celebrano un personaggio oppure un giorno particolare.

Nel Googleplex, il quartiere generale di Google, troviamo un piccolo team che si occupa di queste sorprendenti illustrazioni. Non vi aspettate un enorme gruppo di lavoro, i disegni sono nelle mani di appena dieci illustratori, quattro sviluppatori e due project manager. Il tutto iniziò nell’ormai lontano 1998, quando Sergey Brin abbozzò un semplice logo per il Burning Man Festival e, dopo il successo ottenuto, furono lanciati di Doodle.

Ryan Germick, il team leader, ha definito queste illustrazioni come “un atto d’amore per la società”. Il gruppo di lavoro è piccolo, ma grazie a decine di volontari, collaboratori e persone che forniscono idee, l’anno scorso sono riusciti a sfornare ben 350 Doodle.

Ma come vengono scelti i disegni? Il team non segue nessuna strategia di marketing, afferma Germick, semplicemente prendono in considerazione le cose che sono “un bene per il mondo”: innovazione, tecnologia, divertimento, “roba nerd” e speciali occasioni come il 4 luglio, il Giorno del Ringraziamento e così via. Ryan Germick, nel corso della sua intervista, non ha potuto fare a meno di mettere in evidenza il Doodle dedicato a Robert Moog, il famoso sintetizzatore, ed anche quello per il trentesimo anniversario di Pac-Man.

E voi, quale Doodle ricordate?

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