Firefox, arrivano gli aggiornamenti “silenziosi” per le vecchie versioni

Oltre il 20% degli utenti di Firefox utilizza una versione obsoleta del software. Ciò li espone a inutili rischi di sicurezza e mette Mozilla nelle condizioni di adottare misure piuttosto drastiche per convincerli ad aggiornare: è quello che accadrà il prossimo 10 giugno, quando nel canale delle release stabili arriverà Firefox 30 e contemporaneamente partiranno degli update silenziosi che costringeranno gli utenti Windows che utilizzano le vecchie versioni del browser a installarlo.


L’approccio di distribuzione degli update varierà a seconda dei casi. Sui computer equipaggiati con Firefox 3.6 (o precedenti) l’aggiornamento alla versione più recente del browser avverrà senza il consueto check sulla compatibilità delle estensioni, come se si trattasse di un aggiornamento minore.

La frammentazione di Firefox in un grafico (Net Applications)

Le versioni di Firefox dalla 11 alla 26 avranno una procedura di aggiornamento più graduale – se così la vogliamo definire – sulla quale, però, si sta ancora discutendo all’interno di Mozilla. L’ipotesi più probabile è che si opti per la comparsa di un avviso dell’user account control (UAC) di Windows all’avvio del browser. In tal caso, se l’utente farà click su “Sì” il browser si aggiornerà, altrimenti l’update verrà scaricato ma non installato e il sistema inviterà a completare l’aggiornamento una volta a settimana.

E se qualcuno avesse scelto consapevolmente di usare una versione obsoleta di Firefox? Mozilla, come si suol dire, non condivide la scelta ma la rispetta. Gli utenti che hanno disattivato completamente gli aggiornamenti di Firefox, infatti, non subiranno la procedura di update silenzioso, mentre coloro che hanno impostato gli aggiornamenti in modalità manuale verranno avvisati della disponibilità dell’update ma dovranno dare il loro espresso consenso per scaricarlo e installarlo sul PC.

Se l’esperimento di migrazione dalle vecchie versioni del software darà i risultati sperati su Windows, verrà ripetuto anche su Mac e Linux.

[Computer World]