Canone speciale RAI: l’imposta che colpisce i computer!

Soprattutto in quest’ultimo periodo, la televisione ci ha bombardato di pubblicità che ricordano di pagare l’ormai famoso, e molto odiato, canone RAI. Come sicuramente saprete, stiamo parlando dell’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano e tutti coloro che possiedono una TV devono obbligatoriamente pagare.  Ma la RAI non si ferma qui ed inizia ad inviare delle lettere ai titolari di partite IVA in cui richiede il pagamento del nuovo Canone Speciale, molto differente da quello standard (ordinario). La lettera inizia in questo modo:

Vi informiamo che le vigenti disposizioni normative impongono l’obbligo del pagamento di un canone speciale a chiunque detenga, fuori dall’ambito familiare, uno o più apparecchi atti o adattabili – quindi muniti di sintonizzatore – alla ricezione delle trasmissioni televisive, indipendentemente dall’uso al quale gli stessi vengono adibiti.

L’imposta questa volta non deve essere pagata perché in possesso di una televisione, ma di un semplice computer.  Tutti dovranno pagare questo nuovo canone? Assolutamente no, il regolamento parla chiaro ed evidenzia che l’imposta colpisce solo chi possiede:

uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare nell’esercizio di un’attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto: per esempio alberghi, bar, ristoranti, uffici.

Chiunque utilizzi il computer solo per scopi lavorativi, non dovrà pagare questo nuovo Canone Speciale. Purtroppo non mancano delle scocciature anche per chi non fa parte della stretta cerchia di persone che dovranno sborsare dei soldi: alla ricezione della richiesta di pagamento, infatti, non basterà ignorarla, ma ci sarà bisogno di motivare il mancato pagamento.