Project Ara: video del prototipo
Ai più sembrava pura utopia: uno smartphone modulare i cui componenti – la RAM, la fotocamera e perfino il processore – si possono cambiare acquistando dei piccoli tasselli, quasi dei pezzi di Lego, da incastonare semplicemente sul retro del device. Invece no.
Google al suo Project Ara ci crede ancora e, anche se la scadenza di gennaio 2015 a cui si guardava con incauta speranza non è stata rispettata, il dispositivo continua a dare segni di vita.
Qui sotto, per esempio, potete vederlo sotto forma di prototipo in un video realizzato da “The Verge”: un filmato in cui viene evidenziata non solo la personalizzazione hardware ma anche l'estetica di Project Ara, che per il momento lascia un po' a desiderare ma ha diversi margini di miglioramento.
I tasselli che compongono il terminale, infatti, sono caratterizzati da colori e disegni diversi che l'utente si può divertire a combinare: una sorta di cover componibile, per dirla in parole povere.
La vendita sperimentale delle prime unità di Project Ara avverrà a Porto Rico nella seconda metà dell'anno. Non si conosco ancora i prezzi ma ci si aspetta qualcosa di altamente competitivo.
In attesa di saperne di più, fateci sapere cosa ne pensate di questo nuovo approccio al concetto di smartphone. Vi convince o, come sottolinea il buon Filippo Corti sul suo blog, si finirà col generare una frammentazione hardware che renderà la vita del dispositivo (o meglio, quella dei suoi utenti) oltremodo tribolata?