Firefox controllerà la nostra cronologia per proporci contenuti sponsorizzati

Sul blog ufficiale di Mozilla è stata appena annunciata una nuova feature che, immaginiamo, non farà fare i salti di gioia agli utenti di Firefox.

Si tratta di Suggested Tiles, una funzione pubblicitaria che consentirà al browser di controllare la nostra cronologia e proporci dei link sponsorizzati nella pagina iniziale delle nuove schede.

Much of today’s digital advertising utilizes data harvested through a user’s browsing habits to target ads. However, many consumers are increasingly weary of how their data is being collected and shared in the advertising ecosystem without transparency and consent – and complex opt-outs or unreadable privacy policies exacerbate this. Many users even block advertisements altogether.  This situation is bad for users, bad for advertisers and bad for the Web.

With Suggested Tiles, we want to show the world that it is possible to do relevant advertising and content recommendations while still respecting users’ privacy and giving them control over their data.  And to bring influence to bear on the whole industry, we know we will need to deliver a highly effective advertising product.

Gli sviluppatori di Mozilla hanno chiarito fin da subito che i “tile suggeriti” nella start page saranno opzionali – cioè si potranno disattivare completamente nelle impostazioni di Firefox – e che i dati personali degli utenti non verranno né trasmessi né condivisi con gli inserzionisti, ma questo non ha impedito che gli utenti esprimessero il loro disappunto in giro per la blogosfera (così come nei forum e ovviamente sui social).

Per capire meglio come funzionano i Suggested Tiles, vi invitiamo a guardare il video che trovate qui sotto e a consultare l’infografica che Mozilla ha pubblicato sul suo blog.

I link sponsorizzati arriveranno presto nel canale beta di Firefox e, almeno inizialmente, saranno testati solo sull’utenza americana. Se l’esperimento avrà successo è probabile che approdino anche in Europa.

Nel frattempo, ognuno valuterà con attenzione il da farsi. Perché da un lato c’è la necessità di Mozilla di sostentarsi dopo il divorzio da Google e il calo della sua market share, ma dall’altro c’è il potere della community che può dirigersi tranquillamente verso altri browser, magari basati proprio sul codice di Firefox.

[Neowin]