Gli utenti di Windows 10 Home non potranno rifiutare gli aggiornamenti di Windows Update?
Qualche mese fa erano circolate delle voci secondo cui gli utenti di Windows 10 Home non avrebbero potuto rifiutare gli aggiornamenti di Windows Update. Ora, a poche ore dal rilascio della versione RTM del sistema, è stato pubblicato in Rete uno stralcio della licenza d’uso di Windows 10 che sembrerebbe avvalorare tale tesi.
The Software periodically checks for system and app updates, and downloads and installs them for you.
You may obtain updates only from Microsoft or authorised sources, and Microsoft may need to update your system to provide you with those updates.
By accepting this agreement, you agree to receive these types of automatic updates without any additional notice.
In poche parole, accettando la licenza d’uso del software, l’utente di Windows 10 acconsente al download degli aggiornamenti di Windows Update (e alla loro installazione sul computer) senza notifiche di alcun tipo.
Questo, almeno letteralmente, non significa che sarà impossibile rifiutare gli update. Tuttavia, secondo quanto riportato dai redattori di Neowin, le intenzioni di Microsoft vanno proprio in quella direzione: si vorrebbe limitare il potere decisionale dell’utente in favore di una maggiore sicurezza. Sicurezza derivata da aggiornamenti consegnati in maniera tempestiva dopo un periodo di test pubblico attraverso il programma Windows Insider (quindi non più al chiuso, nei laboratori Microsoft).
Quanto agli utenti della versione Professional di Windows 10, fanno fede le dichiarazioni del Senior Product Marketing Manager di Microsoft, Helen Harmetz, secondo cui questi ultimi potranno posticipare gli aggiornamenti fino a un periodo di 8 mesi, dopodiché perderanno la possibilità di scaricare gli update futuri. Solo gli utenti Enterprise della Long Term Service Branch, a quanto pare, potranno rifiutare gli aggiornamenti per periodi più estesi: si parla di 2 o 3 anni.
Che dire? Lo scenario appena delineato appare in totale armonia con il nuovo approccio alle release rapide e il nuovo concetto di “software come servizio” che Microsoft sta cercando di perpetrare, tuttavia fino a quando non ci saranno conferme ufficiali di quanto ora viene riportato come un “rumor” (avvalorato solo da alcuni “indizi” provenienti da Microsoft) non potremo esprimere giudizi definitivi in merito.
Contiamo di scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla questione a breve, d’altronde il 29 luglio è dietro l’angolo e proprio in quella data (come ormai sanno pure i muri) Windows 10 verrà rilasciato ufficialmente al pubblico.
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