OnHub, arriva il router di Google!

Si chiama OnHub ed è l’ultima creatura nata dai laboratori Google. Si tratta di un nuovo servizio online sperimentale? Di una nuova applicazione? No, nulla di tutto questo. OnHub è un router Wi-Fi realizzato in collaborazione con TP-LINK con lo scopo di facilitare la vita agli utenti, soprattutto quelli meno tech savvy.

Caratterizzato da un’elegante forma cilindrica, che lo rende anche un discreto elemento di design casalingo, il nuovo device di casa Google dispone di ben 13 antenne, una delle quali è dedicata esclusivamente alla misurazione dei disturbi del segnale.

La principale caratteristica di OnHub, infatti, quella che secondo “big G” dovrebbe farlo preferire al miliardo di router già in commercio, è la sua capacità di trovare automaticamente i canali e le frequenze migliori e utilizzarle senza che l’utente debba muovere un dito.

Il router – che per funzionare va collegato a un modem via Ethernet – costa 199$ e quindi si posiziona in una fascia di mercato alta. Dispone del supporto dual-band, supporta il Wi-Fi 801.11 b/g/n/AC, il Bluetooth (per il collegamento agli impianti audio) e include anche una porta USB 3.0 che permette di collegarvi hard disk o stampanti.

Si può comandare tramite una semplice app per smartphone e ha una fascia luminosa che indica lo stato della connessione: verde se va tutto bene, arancione se ci sono problemi, rosso se la connessione è assente.

OnHub verrà commercializzato a partire dalle prossime settimane su Google, Amazon e altri store. Sarà disponibile nelle colorazioni blu e nero, ma per il momento pare riservato al solo mercato americano.

Le carte in regola per attrarre il pubblico, in teoria, le ha tutte, ma dovrà fare i conti con la pigrizia degli utenti (molti dei quali si accontentano dei modem/router forniti dai provider Internet) e con un prezzo che, va detto, non è propriamente alla portata di tutti.

Ci sarebbe da considerare anche l’aspetto relativo alla privacy. La storia delle Google Street Car ci ha dimostrato che “big G” ama ficcare il naso nelle nostre connessioni Wi-Fi, ma di questo probabilmente non importa niente a nessuno.

LINK | Google OnHub