Una grossa quantità di app Android dannose da rimuovere oggi 27 settembre
Ci sono alcune app Android dannose che vanno cancellate nel più breve tempo possibile dagli utenti che si ritrovano con uno smartphone o un tablet dotato del sistema operativo di Google. In particolare, i colleghi di bufale.net hanno messo in risalto uno studio condotto da Symatec, fonte assolutamente attendibile in un contesto di questo tipo, con cui possiamo aggiungere un nuovo capitolo al problema adware.
Dettagli sulle app Android dannose di fine settembre
Provando ad analizzare la questione nei dettagli, trapela che le app Android dannose sono 25 tra quelle portate all’attenzione di Google. Altamente probabile che nel giro di poche ore possano essere rimosse dal Play Store, con un ban temporaneo che avrà effetto fino a quanto i tecnici non risolveranno tutti i problemi di sicurezza trapelato oggi 27 settembre:
Aacaleph octopus, Flatfish soldiercrab autoblur photo, Jordan Iraq blur image pro, Hammergod picture photo, Yongdegree face feature, Palau guam fashion hairstyles pic editor, Kiribati zowbat image blur editor free, Pottwal bowhead, Maxwell photocutpro, Yasuo art, Estonia brunei fashion hairstyles pic editor2019, Rwanda seychelles latest hairstyles free, Positive photo collage, Gayligayqi cut photo editor, Cyprus ghana blur image plus, Jiajia autocut photo, Hanroom cutbackground, Oman mayotte hairstyles photo editorplus, Amazing photo cutout, Loop photo photoloop, Pop color, Sky camera pro skycamerapro, Seisikou photobackground, Kiribati jordan blur image plus e Fiji brunei photo blur background maker2019.
Attraverso questo studio, grazie anche al lavoro extra di bufale.net, dunque, possiamo analizzare bene la lista delle app Android dannose che sarebbe meglio cancellare subito dal proprio smartphone o tablet Anrdroid, in attesa che giunga una comunicazione ufficiale dal colosso di Mountain View, o in alternativa dagli sviluppatori delle singole applicazioni che da oggi 27 settembre devono fare i conti con questo nuovo attacco adware. Riusciremo a metterci alle spalle questo problema una volta per tutte nel corso dei prossimi mesi?