Il cambiamento digitale alla portate di tutti grazie a Feltrinelli
J.K. Rowling si è vista rifiutare la pubblicazione di tantissimi libri prima di sentire un tanto sospirato sì per una sua opera. Si trattava di Harry Potter, e dopo tanti tentativi andati a vuoto, si è ritrovata milionaria a 40 anni. Senza andare così lontano geograficamente, un altro esempio è quello di Luciano De Crescenzo, che nacque come ingegnere e lavorò per la IBM fino all’età di 51 anni quando decise di seguire la sua vera passione: lasciò il lavoro e si dedicò a tempo pieno alla scrittura di libri, di film e alla divulgazione della scienza, della storia greca e della filosofia.
La vita (e il successo) di queste persone – e di tantissime altre – sono lì a testimoniare la veridicità di una banale frase fatta: non è mai troppo tardi. Non lo è per cambiare il proprio percorso, per prendere strade diverse, per seguire i propri sogni, per reinventarsi e per diventare ciò che si vuole essere. E non è importante cosa si sia fatto in passato, o quanti anni si abbiano, l’importante è credere profondamente in quello che si sta facendo, e impegnarsi a fondo per raggiungere i propri obiettivi.
Feltrinelli e la rivoluzione digitale
Da una iniziativa di Feltrinelli, la celebre casa editrice italiana, è nata Feltrinelli Education, una innovativa piattaforma che mette a disposizione una vasta serie di corsi, webinar e laboratori utilissimi per la formazione volta a diversi obiettivi, quali la scelta di cambiare lavoro, o anche semplicemente di aumentare le proprie conoscenze per poter progredire in quello che già si sta svolgendo e, perché no, entrare nel mondo del cambiamento digitale.
Il digitale anche per chi non è un nativo digitale
Il mondo si può dividere in due categorie: questa è una frase valida per tutti i settori. Ci sono gli sportivi e i non sportivi, gli appassionati di cucina e chi invece non ama stare ai fornelli, i romantici e i pragmatici. Potremmo andare avanti per ore, ma come immaginate questo articolo non può essere infinito, quindi veniamo al punto: ci sono i nativi digitali e i non nativi digitali.
I primi sono apparsi sulla Terra quando la tecnologia mobile era diffusa come le macchinette per il caffè, e considerano lo smartphone una naturale estensione delle proprie dita. Prima di saper scrivere, i nativi digitali sono già in grado di cercare, scaricare e utilizzare una app sul proprio device. Scrivere con una penna biro è una immotivata perdita di tempo. Per i non nativi digitali, il mondo è completamente diverso: c’è una perfetta coscienza di ciò che sta accadendo intorno a tutti noi, ma da qui a comprenderlo perfettamente ce ne passa. E, a maggior ragione, questa distanza si manifesta nella, almeno iniziale, maggior difficoltà a confrontarsi con i cambiamenti che si presentano con una rapidità e una frequenza mai vissute in passato.
Tuttavia, grazie a corsi ben organizzati e strutturati per essere accessibili a chiunque, queste distanze vengono in breve tempo azzerate: il cambiamento digitale è una necessità, un obiettivo da raggiungere e che ora è alla portata di chiunque, grazie a Feltrinelli Education.