La bufala Facebook su Daniela Filippi morta per vaccino AstraZeneca

Sta prendendo piede su Facebook, complice anche qualche articolo di giornale dal titolo approssimativo, la vicenda di Daniela Filippi che secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe morta a causa del vaccino AstraZeneca. Una questione delicata che, come si può facilmente interessare, ha richiamato l’attenzione di tante persone nel nostro Paese. Da un anno non parlavamo di bufale social a tema Covid, come potrete notare con il nostro ultimo articolo a tema.

Daniela Filippi

Il figlio smentisce che Daniela Filippi sia morta per vaccino AstraZeneca

Un primo bilancio sulla vicenda ci è arrivato nella giornata di domenica da Bufale, secondo cui non sarebbero imputabili al vaccino AstraZeneca le ragioni del decesso di Daniela Filippi. Abbiamo verificato ed effettivamente è stato proprio il figlio della donna a commentare su Facebook le illazioni di tanti no vax che sono arrivati addirittura al profilo della defunta. Basti pensare ad alcune prese di posizione del ragazzo, che vi confermiamo essere suo figlio:

Straziante questa serie di commenti, poco rispettoso nei confronti di mia madre e del dolore che sta provando tutta la nostra famiglia. Un abbraccio a te e a chi ci sostiene con forza, sono le persone come voi che rendono questo mondo un posto migliore. Mia madre è sempre stata a favore della ricerca e ha sempre creduto nel vaccino come una soluzione a questa crisi globale. Questa strumentalizzazione è vergognosa“.

Si spera che questo basti per placare le insinuazione e le polemiche che hanno tirato il ballo il vaccino AstraZeneca, considerando anche un’altra uscita del giovane che ha provato inutilmente a chiudere una volta per tutte le discussioni relative alla morte di Daniela Filippi:

“Vergognatevi, andate a fare propaganda politica da un’altra parte. Mia mamma ha sostenuto sempre la ricerca scientifica, e credeva che il vaccino fosse la soluzione. Mostrate del rispetto per la famiglia e per lei, non strumentalizzate questo dolore. Non ha nulla a che vedere il vaccino, ma un malessere che nessuno oltre chi le stava a fianco è stato in grado di capire e aiutare”.