In che modo la PlayStation ha dominato l’industria del gaming
Non c’è persona al mondo che non conosca la PlayStation, e sicuramente la maggior parte di noi ha giocato almeno una partita: magari a FIFA, a GTA o all’intramontabile Crash Bandicoot. Tantissime famiglie hanno in casa una PlayStation, che è diventata la console per antonomasia per i videogiochi. Eppure non è l’unica, né tantomeno la prima. Prima che Sony lanciasse la PlayStation, infatti, dominava il mercato del gaming Nintendo.
Il gaming oggi
La situazione odierna è ben diversa da quella che si presentava davanti ai videogiocatori negli anni ’90: è fra il 1994 e il 1995, infatti, che viene presentata la prima PlayStation (in Giappone prima, negli USA e in Europa poi). Ai tempi chi voleva divertirsi davanti a uno schermo non aveva l’imbarazzo della scelta – e alla penuria di possibilità vanno aggiunte anche considerazioni sul difficile accesso a internet. Chi si ricorda, per esempio, le grida dei genitori che avevano bisogno di utilizzare il telefono fisso, e dunque bisognava spegnere il computer? Sì, perché insieme non funzionavano!
Oggi, invece, ci colleghiamo a internet anche mentre siamo sottoterra, in metropolitana. Inoltre, oggi abbiamo un’ampissima gamma di giochi fra cui scegliere: chi ama il basket, per esempio, può divertirsi con NBA 2K22, i fan Marvel posso acquistare Spider-Man: Miles Morales, Farming Simulator 22 è perfetto per chi è interessato al mondo agricolo e Gran Turismo 7 per chi non sa resistere all’adrenalina dei motori. C’è un gioco davvero per tutti i gusti. Anche per quelli più difficili. Pensiamo allo sport, per esempio.
La PlayStation, infatti, non ha rimodellato solamente l’industria del gaming, ma anche quella dello sport. Basti pensare agli eSport e alla loro incontrollabile popolarità. Sono sempre di più gli appassionati che non solo vogliono giocare o guardare le partite, ma anche scommettere. Non c’è sito di scommesse di sport, ormai, che non abbia una sezione dedicata anche agli eSport. Gli eSport, nello specifico, sono una forma di gaming competitivo: giocatori di videogiochi si sfidano sia individualmente che a squadre – sia da PC che da console.
Nel 2019 è arrivato a Roma il primo festival dei videogiochi competitivi, l’eSport Fest, e nello stesso anno il montepremi della FIFA 19 Cologne Cup ammontava a €27.000. Si tratta di solamente due dati, che però danno un’idea chiara della fortuna riscossa dagli eSport.
Il gaming ieri
Prima dell’arrivo della PlayStation era Nintendo a dominare il panorama del divertimento video. Nel 2000 Sony lanciò la PlayStation 2 che in soli 5 anni divenne la console venduta più velocemente della storia: le vendite toccarono la cifra record di 100 milioni. Addirittura, poiché qualcuno non riuscì ad accaparrarsela subito quando venne lanciata, la comprò su eBay a più di $1000.
Che questa console fosse destinata a cambiare il mondo del gaming fu chiaro fin da subito: mise fine allo stile arcade anni ’80, presentando al pubblico giochi più realistici. E anno dopo anno non ha fatto che abbracciare sempre di più l’innovazione. Con il passare del tempo, poi, l’egemonia indiscussa della PlayStation venne messa a dura prova da un competitor importante: l’X Box firmata Microsoft – a cui Sony rispose con il lancio della PS3, cioè la PlayStation 3. Questo nuovo modello vantava un hardware che lo rendeva potente come un computer e garantiva ore e ore di divertimento, con grafiche all’avanguardia mai viste prima.
Quando si pensa a come la PlayStation abbia dominato e trasformato l’industria del gioco, infatti, si cerca in primo luogo di scrivere una lunga lista dei titoli più venduti, di quelli di più successo. Ma per meglio capire l’impatto avuto da questa console bisogna invece pensare a tutto il lavoro di innovazione fatto prima che le PlayStation arrivino nelle case degli appassionati: il lavoro di studio della grafica, di sviluppo di una tecnologia superiore, di sofisticatezza dei giochi. In aggiunta, poi, ad aver reso la PlayStation la console di più successo in assoluto ci ha anche pensato ovviamente il ventaglio di giochi disponibile, per andare incontro a ogni preferenza.
Sono tanti, insomma, i complimenti da fare a Sony, fra cui la capacità di scovare tutti i punti deboli della concorrenza, creando prodotti che coprissero proprio quelle lacune. Il divertimento per anni è stato assicurato, e lo sarà ancora per tanti altri.