Twitter “bannato” negli Emirati Arabi Uniti

Twitter? È un fenomeno talmente in ascesa che ormai è entrato a far parte dei siti e dei servizi Web temuti dai governi che limitano la libertà di opinione. Gli Emirati Arabi Uniti, infatti, ne hanno vietato l’accesso ai propri residenti, che da ora in poi non saranno più in grado né di inserire i propri “tweet”, né di vedere quelli degli altri.

Accedendo a Twitter, infatti, si legge un cartello che spiega:

“Ci dispiace, il sito che stai cercando di visitare è stato bloccato a causa dei suoi contenuto, che non sono in linea con i valori religiosi, culturali, politici e morali degli Emirati Arabi Uniti. Se pensi che questo sito non dovrebbe essere bloccato, visita per favore il Feedback Form disponibile sul nostro sito”.

Ovviamente, immagino che i commenti di protesta siano migliaia… ma vengono davvero letti uno per uno? O vanno a finire in una casella di posta fasulla?


Ormai la limitazione d’accesso a determinati siti da parte di alcuni governi – lo dico provocatoriamente – segna il successo del sito stesso, che diventa così un fenomeno planetario. Twitter, questa la motivazione della chiusura negli Emirati Arabi, con la sua libertà di parola e di pensiero è diventato uno strumento tale da poter creare una massa critica.

Tra gli altri servizi che vengono spesso “bannati” al primo posto c’è YouTube (Cina, Thailandia, Marocco, e così via), seguito a poca distanza da MySpace e Facebook.

Via | Mashable