In aumento la censura in Internet

Che la rete cinese venga puntualmente monitorata e censurata dalle autorità competenti non è certo un mistero. Ma ovviamente da qualche settimana le maglie della censura sono ancora più strette, dato il grande impatto mediatico che sta avendo la protesta in Tibet. Tutto questo però non sorprende certamente Rob Deiber, diretto del Citizien Lab di Toronto, centro di ricerca sul monitoraggio della censura online.

“I siti sull’indipendenza tibetana sono sempre stati oscurati in Cina”, dice Deibert. E sopratutto in momenti come questo, è più facile per il governo cinese bloccare l’accesso a determinati siti, in quanto i loro filtri sono installati direttamente sulle dorsali di internet, negli internet service provider e negli internet caffè, il che oltre a essere tecnicamente efficace produce un clima di autocensura.”


Ma non viene studiata solamente la situazione cinese, infatti al Citizien Lab si stanno controllando anche i dati raccolti nell’anno passato sulla censura internet in 71 paesi. E i dati non sono per nulla confortanti, infatti Deibert dice che su 41 paesi sui quali sono stati condotti dei test, 26 sono risultati positivi a qualche forma di censura.

Quando nel 2000 fu iniziato il monitoraggio i paesi a dare preoccupazioni erano pochi, la Cina, l’Iran, l’Arabia Saudita e qualche altro. La crescita è stata impressionante infatti per il 2007 ci si aspetta una censura internet da parte di almeno 40 paesi. Ma anche i paesi cosiddetti occidentali hanno iniziato ad effettuare qualche tipo di censura relativa sopratutto a filtraggio di contenuti, in particolare di contenuti a carattere pornografico.