Purtroppo succede anche questo: una ragazza negli Usa si è suicidata dopo una beffa subita su internet
Purtroppo siamo costretti a dovervi raccontare anche cose molto brutte connesse ai servizi internet che più amiamo. Nel novembre dello scorso anno una ragazza di 13 anni del Missouri si suicidò, impiccandosi, dopo essersi sentita presa in giro via internet da quello che credeva essere un coetaneo con il quale aveva cominciato una storia d’amore virtuale su MySpace. A sei mesi di distanza le indagini hanno portato a incriminare una vicina della vittima. Era infatti lei quel coetaneo che via internet si chiamava con il nick “Josh Evans”.
Lo pensano gli investigatori di Los Angeles, che contro la vicina, Lori Drew, hanno almeno quattro capi di imputazione, tra cui quelli di accesso illegale a un sito internet, cospirazione e minacce. Il suicidio, secondo la polizia, sarebbe avvenuto in seguito a un litigio, pieno di insulti e minacce, che la ragazza aveva avuto con il tale “Josh” proprio su MySpace. Ma in realtà tale Josh proprio non esisteva.
Sarebbero stati invece sia la vicina di casa che alcuni compagni e compagne di scuola a giocarle il fatale scherzo. Secondo la ricostruzione, la donna aveva convinto una sua dipendente di 19 anni a creare un falso account su MySpace e di contattare la ragazza “per smuoverla dalla sua quotidiana depressione” (ha poi confessato la dipendente). Purtroppo, però, invece di spronare la ragazza si è andati un po’ oltre, fino a farla deprimere. L’ultimo messaggio del falso Josh recitava: “Il mondo sarebbe migliore senza di te”.
La ragazza, come dicevamo, si è poi suicidata nei giorni successivi. Di certo la vicina non voleva arrivare al suicidio della ragazza, certamente siamo tutti d’accordo, ma forse, conoscendola, avrebbe dovuto capire che non era quello il modo migliore per spronarla.