Guida all’ottimizzazione di Ubuntu 8.04
Inutile negare l’evidenza: anche l’acclamatissimo Ubuntu Linux ha qualche pecca, anche per quanto riguarda le prestazioni, che, proprio come nei sistemi Windows, sono ampiamente migliorabili rispetto alla struttura impostata di default.
Basta eliminare i programmi che – in modo del tutto superfluo – partono in automatico ad ogni accesso al sistema, velocizzare l’accesso agli hard disk, regolare meglio la cache del disco ed il gioco è fatto. Vediamo quindi insieme questa guida all’ottimizzazione di Ubuntu 8.04.
Disabilitare i programmi superflui
Come appena accennato, così come accade sui sistemi operativi di casa Microsoft, andando nel gestore dei programmi che si devono avviare automaticamente ad ogni accesso al sistema (nel menu Sistema > Sessioni), anche in Ubuntu Linux c’è qualcosa di superfluo, da disabilitare per liberare un bel po’ di memoria RAM:
- Il manager bluetooth (in fondo quasi nessuno scambia quotidianamente dati utilizzando questa tecnologia, se supportata dal proprio computer)
- Il controllo dei driver per il nuovo hardware (abbastanza inutile, se non si cambia la parte fisica del PC quotidianamente… c’è davvero qualcuno che lo fa?)
- Il notificatore sonoro di Evolution (utile solo se si utilizza questo client per la posta elettronica)
Velocizzare il disco fisso
Se si utilizza il file system Ext3, seguendo nella massima sicurezza (quando si è certi che la corrente non mancherà e che non si salta alcun passaggio, per essere più chiari) questa procedura, dovrebbero migliorare sensibilmente le prestazioni di Ubuntu 8.04:
1. Andare nel terminale e dare il comando sudo gedit /etc/fstab;
2. Sostituire il valore relatime,errors=remount-ro della stringa
# /dev/sda1
UUID=19f70288-7340-40c0-82d1-ee4b218fee1d / ext3 relatime,errors=remount-ro 0 1
con noatime,nodiratime,errors=remount-ro,data=writeback, ottenendo quindi
# /dev/sda1
UUID=19f70288-7340-40c0-82d1-ee4b218fee1d / ext3 noatime,nodiratime,errors=remount-ro,data=writeback 0 1
Tenendo conto che, a parte i valori da sostituire, il resto dovrebbe essere leggermente diverso rispetto a quanto scritto nell’esempio.
3. Una volta salvate le modifiche fatte e chiuso il file, bisogna tornare nel terminale e dare il comando sudo gedit /boot/grub/menu.lst per aggiungere rootflags=data=writeback, appena dopo le stringhe
# defoptions=quiet splash
# altoptions=(recovery mode) single
4. Una volta salvate le modifiche fatte e chiuso il file, bisogna tornare nel terminale e dare il comando sudo update-grub, seguito da sudo tune2fs -o journal_data_writeback /dev/sdb2 (dove il valore della root dev/sb2 va cambiato con il proprio, specificato nel file /etc/fstab).
5. A questo punto, basterà riavviare il sistema per goderne il rinnovato livello di performance.
Regolare la cache del disco
La memoria utilizzata, in Ubuntu Linux, dalla cache del disco, può essere regolata meglio ed utilizzata, all’occorrenza, da altre applicazioni che – in un determinato momento – ne hanno bisogno. Ecco come procedere:
1. Andare nel terminale e dare il comando sudo sudo gedit /etc/sysctl.conf;
2. Inserire il valore vm.swappiness=10 al termine del file e salvarlo.
Ed ecco fatto. Adesso avrete un Ubuntu 8.04 più pimpante e snello che mai… una vera bomba geek!
Via | Softpedia