Fedora, riaperti i repository per effettuare gli update di Fedora 8 e 9
Ieri sono stati riaperti i repository con tutti gli update di Fedora. Probabilmente non tutti gli utenti della distribuzione si sono accorti che, dal 14 agosto, data in cui i server Fedora/RedHat avevano subito i pesanti attacchi descritti in un precedente articolo qui se Geekissimo, il sistema operativo non ha ricevuto nessun tipo di aggiornamento.
La cosa è ovviamente molto strana per una distribuzione come Fedora (me per le altre è lo stesso) dove quasi quotidianamente si riceve almeno un aggiornamento. Il motivo di tutto questo è che su Fedora, tenendo molto alla sicurezza dei proprio utenti, hanno preferito ri-firmare tutti i pacchetti con una nuova chiave di verifica, anche se non si avevano notizie di problemi di questo tipo all’interno dei server di questa distribuzione (il problema era solo riferito al pacchetto OpenSSH di RedHat).
Come si diceva, da ieri tardo pomeriggio sono stati riaperti i repositories ed è perciò possibile ricevere i centinaia di aggiornamenti che erano stati messi in coda negli scorsi 20 giorni.
A questa pagina sul sito ufficiale della distribuzione viene descritta la procedura per verificare l’integrità dei nuovi pacchetti scaricati. In realtà il tutto funziona tranquillamente andando a fare un semplice clean del repository
yum clean all
e successivamente lanciare, come di consueto, l’update dei pacchetti.
yum update
Se non doveste vedere niente, aspettate qualche ora che i pacchetti vengano diffusi per tutti i repository in giro per il mondo (nel momento in cui scrivo l’articolo questa cosa può essere vera, ora che lo state leggendo voi non dovrebbero più esserci problemi di questo tipo).
Ringraziamo i “pacchettizzatori” fedora che si sono fatti questo super lavoro di “resign” dei pacchetti (in realtà è automatico, ma è bello pensare che molte cose vengano fatte ancora a mano :)) per garantirci di avere per le mani ancora un sistema operativo sicuro. Abbiamo più volte predicato la sicurezza di Linux come migliore di quella di Windows, in questi ultimi giorni è stato dimostrato come la certezza in campo di sicurezza non la si ottiene su nessun sistema operativo (anche se era già ben noto a tutti quanti)… la celerità in campo opensource, per risolvere i problemi, soprattutto se di questo tipo, è sicuramente ammirevole.